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Regeni, l'Egitto prova a trattare. E Gentiloni vede l'ambasciatore

Una mezza apertura dal governo del Cairo, mentre Gentiloni vede l'ambasciatore Massari a Roma

Regeni, l'Egitto prova a trattare. E Gentiloni vede l'ambasciatore

C'è stato oggi l'incontro alla Farnesina tra il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e Maurizio Massari, l'ambasciatore al Cairo richiamato in Italia per consultazioni dopo il fallimento del vertice bilaterale sull'omicidio del ricercatore Giulio Regeni.

Un incontro preliminare, durante il quale Gentiloni e Massari hanno discusso delle possibili misure che potrebbero essere prese per fare pressioni sull'Egitto, che secondo gli italiani non sta facendo abbastanza per arrivare alla verità sulla morte del 28enne italiano.

È intanto in preparazione una rogatoria internazionale con la quale la procura di Roma chiederà nuovamente alle autorità egiziane la possibilità di esaminare i tabulati telefonici e i video delle telecamere di sorveglianza che finora non sono stati condivisi con gli inquirenti.

A fare pressioni sul Cairo si sono aggiunte oggi anche le autorità britanniche. Il governo ha chiesto "un'indagine completa e approfondita", tramite il ministro per l'Europa, David Lidington, aggiungendo che gli inglesi sono in stretto contatto con le autorità italiane.

E dal ministro degli Esteri egiziano, sameh Shoukry, è arrivata quella che potrebbe suonare come una mezza apertura. "Il caso non è stato chiuso e continueremo a collaborare con l'Italia, con la quale cooperiamo grazie a un legame eccezionale. Siamo disposti a mantenere la cooperazione al livello degli investigatori e delle azioni penali", ha detto.

È tuttavia da vedere se le sue parole si concretizzeranno o resteranno solo sulla carta.

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