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Gb, vittoria per Boris Johnson. E adesso la Brexit è più vicina

Gli exit poll danno maggioranza assoluta ai Conservatori. I britannici scelgono la linea del premier. Vola la sterlina

Gb, vittoria per Boris Johnson. E adesso la Brexit è più vicina

Urne chiuse in Gran Bretagna, dove gli elettori sono stati chiamati a votare per decidere il futuro del Paese- Il duello tra Boris Johnson e Jeremy Corbyn ha infiammato gli ultimi mesi della politica britannica, e il voto di oggi potrà essere decisivo non solo per il Regno Unito ma anche per l'Unione europea, che attende il'esito delle elezioni britanniche per avere definitivamente una svolta nella drammatica trattativa per la Brexit. A tre anni dal risultato che vide la vittoria del Leave per l'uscita del Regno dall'Unione europea, il premier britannico Boris Johnson vuole mettere definitivamente la parola fine alle trattative con Bruxelles arrivando (finalmente) al termine del divorzio. Corbyn da parte sua spera ancora nel miracolo di un nuovo referendum sulla Brexit, ma gli elettori non sembrano seguirlo.

I sondaggi davano per favorito il premier conservatore, con un partito laburista in ascesa ma incapace div raggiungere la maggioranza. E i primi exit poll hanno non solo confermato i sondaggi, ma hanno assegnato una vera e propria vittoria trionfale per il Partito conservatore: il partito di Boris Johnson ottiene, per ora, una maggioranza nettissima, con 368 seggi nel parlamento rispetto ai 191 dei laburisti. Ora si attendono le prime proiezioni reale, ma p difficile credere a un rovesciamento.

Se i risultati degli exit poll saranno confermati, per Johnson si tratterebbe di un vero e proprio trionfo, mentre per i Labour sarebbe una sconfitta senza precedenti. La vittoria farebbe guadagnare ai Tories 51 seggi rispetto alle elezioni del 2017, mentre i laburisti perderebbero 71 scranni nella House of Commons. Terzo posto per il partito nazionalista scozzese, con 55 seggi. Frenata liberal-democratica a 13. Il Brexit Party di Nigel Farage, che ha scelto di non candidarsi dove poteva togliere voti ai conservatori, non entrerebbe invece in parlamento.

Le reazioni dei leader politici

Il premier britannico, Boris Johnson, esulta di fronte ai primi exit poll. "Grazie a tutti quelli che hanno votato da ogni parte nel nostro grande Paese, che hanno fatto i volontari, che si sono candidati. Viviamo nella più grande democrazia del mondo", queste le parole rilasciate da Johnson tramite il suo profilo Twitter.

Diverso ovviamente il tono in ambito Labour. John McDonnell, cancelliere ombra del Labour, ha parlato di risultato "estremamente deludente" qualora i numeri degli exit poll venissero confermati dai primi dati reali. Sui social già si parla di richieste di dimissioni per il leader Corbyn.

Nicola Sturgeon, capo del partito nazionalista scozzese che trionfa in quasi la totalità dei seggi della regione settentrionale della Gran Bretagna, lancia invece un monito a tutto il Regno sulla possibilità di un nuovo referendum per l'indipendenza. Su Twitter, la leader scozzese ha detto: "Gli exit poll indicano una buona nottata per l'Snp ma sono solo previsioni e ci sono molti margini, quindi attendiamo e vediamo.

Ciò che emerge è che il pensiero del Paese è triste".

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