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Reporter senza frontiere accusa ancora l'Italia per la scorta di Saviano

Quello che traspare da questa classifica è anche un curioso (e sicuramente non casuale) giudizio politico sui governi del mondo. A cominciare da quelli "populisti"

Reporter senza frontiere accusa ancora l'Italia per la scorta di Saviano

Reporters sans frontières stila il suo rapporto annuale sulla libertà di stampa. E quello che ne scaturisce non è un quadro estremamente roseo, visto che, a detta della ong, i media sono a rischio per l'ostilità dei leader politici nei confronti dei giornalisti.

"L'odio verso i giornalisti è degenerato in violenza", scrive Rsf. E a detta dell'organizzazione, la situazione della stampa mondiale è in peggioramento. Secondo il World Press Freedom Index 2019, solo per il 24% dei 180 Paesi e territori analizzati si può parlare di una situazione "buona" o "piuttosto buona" per i giornalisti. E rispetto al rapporto del 2018 si registra un calo del livello della libertà di stampa di un 2%. Secondo il rapporto, esiste "un aumento del pericolo e, quindi, un livello di paura inedito in alcuni luoghi". I posti migliori, a detta di Rsf, sono sicuramente i Paesi scandinavi: Norvegia, Svezia e Finlandia.

Ma quello che traspare da questa classifica è anche un curioso (e sicuramente non casuale) giudizio politico sui governi del mondo. A cominciare da quelli "populisti", in particolare di Italia e Stati Uniti, che vengono ritenuti Stati in cui la liberà di stampa non è particolarmente valorizzata a causa anche dei partiti e dei leader che sono al potere. Per l'Italia, che è risalita di tre posizioni nella classifica, il rapporto di Reporter senza frontières cita in particolare i casi di Paolo Borrometi e Roberto Saviano. Un paragone che lascia abbastanza perplessi. Perché il primo, come ricorda la relazione di Rsf, "deve la sua sopravvivenza solo alla costante protezione della polizia italiana, che ha sventato lo scorso maggio un tentativo di assassinarlo da parte della mafia". Mentre nel caso di Roberto Saviano, il giudizio della ong è differente perché "il ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini ha suggerito che la protezione della polizia a Roberto Saviano possa essere ritirata" per le critiche al ministro.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, invece, si parla di un clima di ostilità "che va oltre i commenti di Donald Trump".

"Mai come oggi i giornalisti Usa sono stati soggetti a così tante minacce di morte o si sono rivolti così spesso ad aziende private per la propria protezione" e cita il caso dei giornalisti uccisi da un lettore folle in Maryland.

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