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Kievgate, la mossa di Trump: diffusa telefonata con Zelensky

A poche ore dalla testimonianza dell'ex ambasciatrice americana a Kiev, Marie Yovanovitch, nell'ambito delle indagini che potrebbero portare all'impeachment di Trump, è stata resa nota la prima chiamata tra il presidente Usa e quello ucraino

Kievgate, la mossa di Trump: diffusa telefonata con Zelensky

È stata pubblicata nelle scorse ore, come previsto già nella giornata di ieri, la trascrizione della prima telefonata di Donald Trump al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

A renderlo noto è il Washington Post, il quale ha fatto riferimento a fonti della Casa Bianca che hanno diffuso la trascrizione del dialogo tra i due presidenti. Lo stesso Donald Trump, nella giornata di giovedì, aveva affermato di essere pronto a rendere pubblica la seconda chiamata con Zelensky, considerando il clamore suscitato dalla prima, la quale costituisce la base da cui è partita la richiesta di impeachment per il tycoon newyorkese.

Il testo, si legge sull’AdnKronos, è stato diffuso nel primo pomeriggio, ora italiana, a tutti i media americani e nelle prossime ore sarà oggetto di esame da parte dei principali network americani.

Quella che è catalogata come seconda chiamata, in realtà è la prima delle due telefonate rivolte da Trump al suo omologo ucraino. Il colloquio desecretato in queste ore risale al 21 aprile scorso: Trump è in viaggio sull’Air Force One e, subito dopo aver appreso la notizia della vittoria elettorale di Zelensky, ha rivolto a quest’ultimo le proprie congratulazioni.

Una chiamata istituzionale dunque, visto che è prassi comunque congratularsi con i neo eletti capi di Stato di altri paesi, specie quelli considerati alleati. Nulla di importante dunque ai fini dell’inchiesta che, come detto, riguarda invece la chiamata effettuata quattro mesi dopo, il 25 luglio 2019.

In quell’occasione invece, Trump avrebbe fatto pressioni a Zelensky affinché fosse aperta un’inchiesta in Ucraina contro l’ex vice presidente americano Joe Biden, adesso papabile candidato democratico alla Casa Bianca.

Secondo il presidente Usa, in realtà in quella seconda telefonata non ci sarebbe nulla di compromettente, mentre secondo i suoi accusatori il tycoon newyorkese avrebbe parlato di congelamento di una parte dei fondi destinati all’Ucraina come arma di pressione affinché Zelensky desse seguito alle richieste di Trump.

La diffusione della trascrizione della prima chiamata tra il presidente statunitense e quello ucraino è arrivata in un giorno delicato proprio per l’inchiesta in corso in queste settimane. In particolare, nelle prossime ore ci sarà la nuova testimonianza dell’ex ambasciatrice americana a Kiev, Marie Yovanovitch, difronte la commissione Intelligence della Camera.

Un evento televisivo, visto che la deposizione verrà deposta in diretta. Dunque, la strategia della Casa Bianca sembrerebbe quella volta a ridimensionare il caso, dimostrando come i rapporti tra Trump e Zelensky siano assolutamente normali e le loro conversazioni non hanno nulla di anomalo.

Non sono dello stesso avviso ovviamente i democratici, che sperano anche con la testimonianza odierna dell’ex ambasciatrice di imprimere un’ulteriore accelerazione all’impeachment.

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