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Sotto accusa la fondazione Trump: New York apre un'indagine

Il procuratore apre un fascicolo sul miliardario. Ma lui ribatte: "Atto politico"

Sotto accusa la fondazione Trump: New York apre un'indagine

C'è un nuovo problema per Donald Trump e arriva sotto forma di un'inchiesta aperta a New York sulla fondazione che porta il suo nome e che secondo il procuratore generale Eric Schneiderman non rispetta "le leggi sulle ong" dello Stato.

L'indagine - sostiene una fonte di Politico - è scattata dopo una serie di informazioni emerse di recente. La fondazione Trump è stata al centro di diversi articoli pubblicati da quotidiani autorevoli come il Washington Post e agenzie come l'Associated Press.

"Stiamo indagando, ma non ne ho fatto un affare di Stato" ha detto alla Cnn il procuratore generale di New York, che pure vota democratico e pro-Clinton. Ha scelto di non tenere una conferenza stampa per annunciare l'inchiesta e sottolineato che investigare sulle accuse rientra pienamente nei suoi poteri.

Tra le storie pubblicate ultimamente anche un articolo del Washington Post, che sostiene Trump non faccia donazioni alla sua fondazione dal 2008 e abbia speso "20 mila dollari stanziati per fini caritatevoli per comprare un suo ritratto alto quasi due metri.

Si sostiene inoltre che la fondazione abbia donato 25 mila dollari, in modo illegale, al procuratore generale della Florida, Pam Bondi, che intendeva seguire insieme al collega newyorchese un caso di frode legato alla Trump University.

Dura la replica della campagna di Trump.

Jason Miller, consulente per la comunicazione, accusa in una nota: "Questo non è che un altro lavoro di successo della sinistra per distrarre tutti dalla settimana disastrosa".

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