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Spari sugli Champs Elysées: ​ucciso un poliziotto a Parigi

Spari contro la polizia nel cuore di Parigi: ucciso anche l'aggressore: "Era noto ai servizi perché radicalizzato e mirava alla polizia". Scatta l'allerta in tutta la zona: "Non uscite"

Spari sugli Champs Elysées: ​ucciso un poliziotto a Parigi

Torna la paura a Parigi a pochi giorni dal primo turno delle elezioni presidenziali.

Poco dopo le 21, una persona ha sparato colpi di kalashnikov contro la polizia al numero 104 degli Champs Elysées, nel cuore della città (guarda il video). Almeno tre i poliziotti coinvolti nella sparatoria: uno di loro è morto, gli altri due sono gravemente feriti. Colpito leggermente anche un turista straniero.

Immediato l'intervento di tutto l'apparato di sicurezza parigino, con anche un elicottero che sorvola la città. L'assalitore è stato ucciso. Si tratterebbe del 30enne Youssef El Osri, già noto ai servizi perché radicalizzato (era stato attenzionato con la lettera S): la polizia sta perquisendo già la sua casa nella zona est di Parigi. Secondo Le Parisien, però, il sospetto sarebbe il 39enne Karim Cheurfi, l'uomo a cui è intestata l'auto usata per l'assalto e dell'appartamento perquisito.

L'identità del terrorista di Parigi "è stata stabilita", ma non verrà diffusa "per non compromettere le indagini in corso", ha precisato il procuratore Francois Molins.

Come riporta Le Figaro, Pierre Henry Brandet, portavoce del ministero degli Interni, ha spiegato che un uomo è uscito da un'auto parcheggiata (un'Audi 80 ha raccontato un testimone) e ha aperto il fuoco con un'arma automatica da guerra contro una vettura della polizia parcheggiata sulla via. Poi ha cercato di fuggire cercando di sparare contro altri poliziotti: ne ha feriti altri due prima di essere ucciso dalle forze dell'ordine.

È stata una "sparatoria breve" ma con "molti spari", ha raccontato all'Afp Choukri Chouanine, gestore di un ristorante della zona: "Abbiamo dovuto nascondere i nostri clienti nel sotterraneo", ha aggiunto.

Esclusa l'ipotesi di una rapina finita male: "Posso dirvi che secondo le prime ricostruizioni, hanno preso di mira proprio i poliziotti". A conferma di quest'ipotesi ci sarebbero anche dei messaggi del killer, che su Telegram diceva di voler uccidere degli agenti.

La polizia ha emesso un mandato di arresto anche per un presunto complice, arrivato a Parigi in treno dal Belgio. Potrebbe trattarsi quindi di Youssef el Osri. "Non possiamo escludere che vi siano uno o altri complici che abbiano potuto partecipare in un modo o nell'altro a questo attacco", ha detto ancora il portavoce del governo.

"Probabilmente è un atto terroristico", ammette la polizia, che ha evacuato tutta la zona. "Tutte le piste conducono al terrorismo", ha detto poi François Hollande, "Tutti dobbiamo capire che le forze dell'ordine sono esposte e che il sostegno della nazione è totale. Deve essere fatto di tutto perché questi poliziotti, gendarmi e militari possano esercitare la propria missione, ovviamente nel rispetto delle regole".

E l'agenzia Amaq, quella usata dal sedicente Stato Islamico, ha rivendicato l'attentato.

L'attentatore viene indicato dall'Isis con il nome di Abu Yusuf al-Beljiki, suffisso che conferma l'indiscrezione che l'uomo sarebbe originario del Belgio, come riferisce Site l'organizzazione specializzata nel monitoraghio dell'attività jihadista sul web.

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