Barcellona sotto attacco

Gli spettatori di Al Jazeera esultano per l'attentato di Barcellona

L'emittente qatariota al centro delle polemiche per i like messi dai suoi utenti ai video della carneficina spagnola

Gli spettatori di Al Jazeera esultano per l'attentato di Barcellona

Per l’ennesima volta l’emittente televisiva qatariota al-Jazeera torna al centro delle polemiche in seguito alle esultanze di molti suoi followers per l’attentato della Rambla a Barcellona. I soliti likes e faccine che ridono già viste in precedenti attentati come quello di Londra del marzo scorso, dove si leggevano anche commenti come “Allahu Akbar” e “well done” (ben fatto).

Un tempismo interessante poiché coincide proprio con l’inasprimento delle relazioni dei Paesi arabi con il vicino Qatar, da tempo roccaforte dei Fratelli Musulmani e Paese accusato di supportare i jihadisti in Siria. Non a caso era da lì che pontificava la guida spirituale della Fratellanza, Yusuf Qaradawi, invocando proprio il jihad in Siria contro Assad e gli sciiti.

Non dimentichiamo poi che il presidente statunitense Donald Trump aveva spinto per l’inserimento dei Fratelli Musulmani nella lista delle organizzazioni terroriste, seguendo così le orme di Emirati, Arabia Saudita, Egitto, Siria e Russia e andando contro le linee della precedente amministrazione Obama che aveva invece scelto l’organizzazione islamista radicale come interlocutore primario in Egitto, Tunisia e Siria (l’opposizione cosiddetta “moderata”).

I festeggiamenti dei “viewers” di al-Jazeera sono un segnale ben chiaro e una conferma per quanto riguarda le posizioni ideologiche di certe aree islamiste presenti anche in Italia che in alcuni frangenti cercano di spacciarsi per moderate, ma che non lo sono affatto.

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