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Stato islamico, annunciate nuove armi per colpire i nemici di Dio

Lo Stato islamico potrebbe diffondere dei kit da assemblare o da replicare con delle stampanti 3D per costruire dei droni da utilizzare con effetti devastanti nel contesto urbano

Stato islamico, annunciate nuove armi per colpire i nemici di Dio

Nel nuovo numero del settimanale al-Naba, lo Stato islamico annuncia l’imminente impiego di nuove armi per colpire i nemici di Dio. Il ruolo della Commissione per l'Immigrazione e la Logistica nella strategia di logoramento.

Il 189esimo numero di al-Naba

"Le nuove armi per combattere il male ed i nemici di Dio"

Puntuale come sempre, il 189esimo numero del settimanale al-Naba è stato diffuso nella notte appena trascorsa. Trovano copertura gli attentati avvenuti in Nigeria e Tunisia, cosi come riportata la scheda del terrorista Abdul Rahman Mabsout (rivendicato dopo un mese l'attentato avvenuto a Tripoli). Nella infografica conutenuta nel 189° numero di al-Naba (tra qualche ora potrebbe essere tradotta dai simpatizzanti), lo Stato islamico rivendica 66 operazioni tra il 27 giugno ed il 4 luglio. Impossibile confermare tali dati. La copertura su al-Naba, contatore delle operazioni aggiornati al 4 luglio, indicherebbe che il 189esimo numero è stato chiuso poche ore fa. Soffermiamoci sull’approfondimento dedicato alle “nuove armi per combattere il male ed i nemici di Dio”. Lo Stato islamico annuncia l'imminente utilizzo di nuove armi. Al-Naba non indica un paese specifico dove tali (presunte) armi saranno impiegate. E' probabile, tuttavia, che tali rudimentali razzi (come quelli mostrati su al-Naba), potrebbero avere un probabile impiego in Siria ed Iraq. Un utilizzo di tali sistemi d'arma nelle città occidentali è più che improbabile. Nonostante le capacità dimostrate in questi anni, sarebbe molto difficoltoso per la Commissione per l'Immigrazione e la Logistica, garantire la disponibilità di razzi in una città come Roma o Londra. Si legge su al-Naba.

Dovere dei musulmani, è prestare attenzione a tutti i nuovi sistemi che possano garantire degli immediati benefici. Tali tecnologie non possono essere esclusiva pertinenza degli infedeli. Per superare le fortificazioni nemiche, combattere il male e colpire i nemici di Dio, sono necessarie risorse umane, finanziarie e materiali”.

Più che una credibile capacità missilistica di proiezione, lo Stato islamico annuncia che sta concentrando risorse per nuovi, applicabili e funzionali sistemi d'arma. Cerchiamo di fare chiarezza. Tali proclami non sono nuovi. Nel dodicesimo numero di Rumiyah, ad esempio, lo Stato islamico annunciò l'utilizzo di nuove armi e tattiche nella battaglia di Raqqa. Lo Stato islamico ha sperimentato con successo una serie di nuove e mortali variazioni dei V-BIED (che abbiamo più volte in questi anni). I terroristi hanno compiuto notevoli progressi anche nel campo della radiofrequenza degli IED e nella conversione dei droni commerciali con carico bellico. La domanda da farci è capire che tipo di asset possa garantire la Commissione per l'Immigrazione e la Logistica ai suo seguaci in Occidente.

Stato islamico, la Commissione per l'Immigrazione e la Logistica

Il compito della Commissione per l'Immigrazione e la Logistica dello Stato islamico, è quello di ospitare ed equipaggiare i foreign fighter e garantire supporto logistico a tutti i distaccamenti di sicurezza (interni ed esterni). Le capacità della Commissione sono rimaste intatte anche dopo la perdita dei territori in Iraq e Siria, poiché strutturate su catene di approvvigionamento nascoste. Abu Hassan al Muhajir ha fatto riferimento proprio a tali capacità. La Commissione per l'Immigrazione e la Logistica è stata elaborata nel principale testo operativo di al Qaeda, Management of Savagery: The Most Critical Stage Through Which the Umma Will Pass. Scritto da un certo Abu Bakr Naji è stato pubblicato nel 2004. In base alle nostre valutazioni, la Commissione per l'Immigrazione e la Logistica (teorie degli effetti nel mondo reale del modello insurrezionale dinamico che ha preso il posto all'organizzazione centralizzata), supervisiona direttamente i Distaccamenti di Monitoraggio annunciati dallo Stato islamico. La stagione estiva potrebbe darci altre informazioni sul modus operandi della Commissione per l'Immigrazione e la Logistica e dei Distaccamenti di Monitoraggio nella strategia di logoramento. Secondo al-Naba, i Distaccamenti di Monitoraggio sarebbero attivi anche sul suolo europeo. Da rilevare che che negli ultimi numeri di al-Naba non si fa riferimento ad alcuna nazione in particolare, ma si invitano i mujaheddin a fare ricorso alle guide dei distaccamenti di monitoraggio per ottenere informazioni.

Armare i terroristi

Come sempre, meglio immaginare e sbagliare, ipotizzando possibili scenari che essere privi di fantasia. Dobbiamo immaginare nel tentativo di prevedere ed anticipare. Le guide a prova di idiota su come realizzare degli IED fatti in casa ed attacchi incendiari, sono già state diffuse su al-Naba. Fin dal 2015 lo Stato islamico ha immesso sulla rete numerosi guide per la riconversione offensiva dei droni commerciali. Come è noto tutti le componenti UAV sono facilmente accessibili per una tecnologia non più esclusiva degli attori statali. Secondo la nostra ipotesi, la Commissione per l'Immigrazione e la Logistica potrebbe concentrarsi sul processo di stampa in 3D per realizzare dei droni. Lo sciame robotico improvvisato diventerà principale asset per eserciti regolari, terroristi ed insorti. Nel contesto urbano, un attentato combinato potrebbe avere effetti devastanti.

Considerando che in diversi episodi lo Stato islamico ha utilizzato la medesima configurazione ad ala fissa (modificabile in base alla disponibilità dell'utente come ad esempio per la scelta della propulsione e la batteria), la diffusione dei kit da assemblare o da replicare con delle stampanti 3D è assolutamente probabile.

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