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Svezia, i migranti alloggeranno nel palazzo reale?

A Stoccolma tiene banco il dibattito sul luogo dove alloggiare i migranti: qualcuno suggerisce di usare il palazzo del Re. La Casa Reale smentisce solo in parte. Re Carlo Gustavo si dice aperto a "soluzioni creative"

Svezia, i migranti alloggeranno nel palazzo reale?

Alloggiare i migranti nel palazzo reale? In Svezia si può.

Questa, almeno, è l'ipotesi che da giorni impazza sulle prime pagine dei giornali del Paese scandinavo, da mesi sotto pressione per l'incredibile afflusso di profughi. Stoccolma detiene infatti il record, nell'Unione Europea, del Paese con il maggior numero di rifugiati in rapporto alla popolazione.

Tanto che a qualcuno è venuta l'idea di alloggiarne alcuni persino negli appartamenti destinati ai Reali. Una proposta che ha solleticato le velleità della stampa, le cui insinuazioni sono state smentite solo parzialmente dalla casa reale.

Come spiega oggi il quotidiano Dagens Nyether, un portavoce di palazzo ha assicurato che la famiglia reale svedese con "grandissimo interesse e preoccupazione" la vicenda dei migranti e non esclude che, se il re lo volesse, parte degli appartamenti reali potrebbero ospitare i richiedenti asilo.

Inoltre l'ente che si occupa di amministrare le proprietà dello Stato ha già stilato una lista dei beni immobili che potrebbero essere destinati all'accoglienza dei profughi. Da Palazzo assicurano che con il consenso del re sarebbe possibile ospitarne qualcuno anche nei locali dismessi delle residenze della Corona. Naturalmente con riguardo al "valore storico e artistico" dei locali, ma l'idea non è da escludere.

Difficile, ad esempio, che i migranti possano alloggiare nel castello di Stoccolma, meta ogni giorno della visita di centinaia di turisti e luogo di lavoro per molti fedeli. Re Carlo XVI Gustavo, comunque, si è detto pronto ad accogliere "eventuali soluzioni creative".

È facile prevedere che tali soluzioni verranno proposte, poiché la Svezia, che non conta nemmeno dieci milioni di abitanti, ha già accolto 190.

000 richiedenti asilo e quello delle sistemazioni è ormai un problema pressante.

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