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Tira aria di Guerra Fredda: armi nucleari Usa in Germania

Gli Stati Uniti dislocheranno venti bombe atomiche nella base aeronautica di Büchel. Wimmer: "Azione consapevole che mira a sfidare il nostro vicino russo"

Tira aria di Guerra Fredda: armi nucleari Usa in Germania

Il clima è da Guerra Fredda. Nonostante la collaborazione diplomatica per raggiungere l'accordo sul nucleare con l'Iran e il timido dialogo sulla Siria per combattere lo Stato islamico, il braccio di ferro tra Barack Obama e Vladimir Putin sta innalzando i livelli dello scontro. A preoccupare è la decisione degli Stati Uniti di dislocare venti bombe atomiche tipo B61-12 nella base aeronautica di Büchel, in Renania-Palatinato. "La decisione della Germania di ospitare armi nucleari americane viola l’equilibrio strategico - tuona il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov - Mosca prenderà importanti misure di sicurezza".

I rapporti tra Washington e Mosca si stanno facendo sempre più tesi. E la notizia divulgata dalla televisione tedesca Zdf sul dislocamento di venti testate nucleari a un tiro di schioppo dal Cremlino non lascia certo indifferente Putin. Il prossimo dislocamento delle armi nucleari sarebbe stato confermato anche da alcuni documenti, finiti nelle mani dei giornalisti, che riguardano alcune voci del bilancio di Stato americano. Non solo. Il piano del governo per finanziare il dislocamento delle bombe atomiche americane è stato confermato ai microfoni della Zdf da Thomas Hitschler del partito socialdemocratico. "La dislocazione delle bombe nucleari in Renania-Palatinato - ha commentato l'ex sottosegretario di Stato parlamentare Willy Wimmer - è un’azione consapevole che mira a sfidare il nostro vicino russo". Un'operazione che costerà ad Angela Merkel e compagni 112 milioni di euro.

"Siamo preoccupati che questi stati hanno effettivamente armi nucleari nell'ambito del programma quadro di condivisione nucleare della Nato", ha detto Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, denunciando che la mossa di Washington sarebbe in contrasto con il Trattato di Non Proliferazione delle delle armi nucleari, che è stato ratificato da 191 nazioni nel 1970 per fermare la diffusione delle armi nucleari. Da 1990 a oggi la Russia ha ridotto le proprie scorte di quattro volte, mentre gli Stati Uniti mantengono in forza il proprio arsenale.

Il ministero della Difesa di Berlino ha rifiutato di commentare, mentre un portavoce del Pentagono, sentito dall agenzia russa Sputnik, ha detto che gli Usa non ritengono di violare i trattati sulle armi nucleari.

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