Attentato a Trèbes

Trèbes, anche la compagna del terrorista era già schedata

In arresto un politico di sinistra che aveva esultato per la morte del gendarme

Trèbes, anche la compagna del terrorista era già schedata

Erano entrambi già noti alle autorità e schedati come soggetti "S", con la lettera che in Francia indica quanti sono a rischio di essere radicalizzati. Anche la compagna di Radouane Lakdim, che ha fatto quattro vittime e 15 feriti in un attacco a Trèbes, dove ha preso ostaggi in un supermercato, era nel mirino dei servizi segreti.

La 18enne dunque era rischio, come lo era l'uomo che ha lasciato in casa un testamento in cui fa riferimento al sedicente Stato islamico (Isis) e che dal 2014 era sotto sorveglianza in Francia. "Nessun segnale premonitore lasciava presagire un passaggio all'azione terroristica", aveva però detto il procuratore François Molins il giorno dell'attentato.

La compagna di Lakdim, arrestata dopo l'attentato, è una francese nata in Marocco. Com lei, venerdì sera, era stato fermato anche un amico minorenne di Lakdim. Per entrambi è stato prorogato il fermo e fonti vicine all'inchiesta dicono che stanno collaborando alle indagini.

Intanto è finito in arresto anche Stephane Poussier, un ex candidato per il partito della sinistra radicale La France insoumise di Jean-Luc Mélenchon, che su twitter aveva esultato per la morte del gendarme Arnaud Beltrame, che si era offerto per uno scambio di prigionieri durante l'assedio al supermercato.

"Ogni volta che sparano a un poliziotto...

penso al mio amico Remi Fraisse - ha scritto il politico, facendo riferimento a un attivista rimasto ucciso nel 2014, quando la polizia aveva sparato granate stordente su una protesta - E questa volta è un colonnello, grande! Inoltre, significa un elettore meno per Macron".

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