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Trump conquista la nomination. È lui il candidato repubblicano

Il tycoon può contare sul numero di delegati di cui ha bisogno per assicurarsi la nomination Repubblicana nella corsa alla Casa Bianca

Trump conquista la nomination. È lui il candidato repubblicano

Donald Trump può contare sul numero di delegati di cui ha bisogno per assicurarsi la nomination Repubblicana nella corsa per la Casa Bianca. Secondo il risultato di conteggi fatti da vari media americani, tra cui la Cnn, il miliardario ha superato la soglia dei 1.237 delegati grazie al sostegno espresso da un certo numero di unpledged delegates, ossia delegati svincolati dall'obbligo di voto legato ai risultati delle primarie. Trump non ha formalmente in tasca la nomination fino alla convention di luglio ma il fatto di aver superato la soglia minima toglie ogni dubbio sulla possibilità di una convention contestata.

Trump avrebbe 1.238 delegati dei 2.472 che prenderanno parte alla convention di Cleveland.

Intanto oggi c'è stato un altro battibecco a distanza tra Trump e Barack Obama. "Se i leader mondiali sono scossi da me è una cosa buona", ha detto il miliardario rispondendo al presidente Usa che al G7 in Giappone aveva detto che i leader mondiali sono turbati dal tycoon che sfoggia "ignoranza" e "un comportamento sprezzante".

La prospettiva di Trump alla Casa Bianca e dell'affermazione di altri leader demagogici spaventa anche in Europa, come ha rivelato un controverso twitter di Martin Selmayr, braccio destro del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker: "G7 2017 con Trump, Le Pen, Boris Johnson, Beppe Grillo? Uno scenario horror che mostra bene che vale la pena di lottare contro il populismo".

Una esternazione che ha suscitato un vespaio di polemiche e reazioni, compresa quella via twitter dei 5 stelle: "Con Juncker 122 milioni di poveri, 26 milioni di disoccupati, un paradiso per le lobby e per scandali fiscali".

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