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Trump ricuce l'asse con la Turchia: telefonata con Erdogan

Appoggio alla Turchia, "alleato strategico ed alleato Nato" è stato espresso dal presidente americano Donald Trump nel corso di una telefonata con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan

Trump ricuce l'asse con la Turchia: telefonata con Erdogan

Il primo viaggio all'estero del capo della Cia, Mike Pompeo, avviene in Turchia. Lo riporta l'emittente turca Cnn Turk, spiegando che al centro dei colloqui di Pompeo con i funzionari di Ankara ci sarà la questione di Fethullah Gülen, predicatore che vive negli Usa e per il quale da tempo la Turchia ha chiesto l'estradizione per il suo presunto ruolo nel tentato golpe del 15 luglio, nonché il sostegno degli Usa ai curdi siriani del Pyd, che per la Turchia sono terroristi. I temi sul tappeto, come si può facilmente intuire, sono diversi. E sicuramente sono stati affrontati, se non tutti almeno in parte, nel corso della telefonata di ieri tra Donald Trump e Recep Tayyip Erdogan.

Nel corso del colloquio il presidente Usa ha assicurato appoggio alla Turchia, "alleato strategico ed alleato Nato". Trump e Erdogan, stando ad un comunicato della Casa Bianca, hanno discusso delle "relazioni bilaterali di lunga data" e "dell'impegno condiviso a combattere il terrorismo in ogni sua forma". Il presiente Usa ha salutato il "contributo di Ankara alla campagna anti-Is". Lo scorso luglio, durante la sua campagna elettorale, Trump aveva detto di non voler criticare la Turchia per l'ondata repressiva voluta dalle autorità dopo il tentativo di golpe "perché gli Stati Uniti devono risolvere i propri problemi" prima di dar lezione ad altri paesi.

Su queste basi, di rispetto e collaborazione, sembra potersi rinsaldare l'asse tra Washington e Ankara.

Anche se bisogna vedere come andrà a finire la "patata bollente" Gülen.

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