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Trump vola nei sondaggi tra i repubblicani

Donald Trump può vantare un consenso molto alto tra gli elettori repubblicani. Lo stesso che ebbe George W. Bush dopo l'11 Settembre

Trump vola nei sondaggi tra i repubblicani

A quattro mesi dalle elezioni di midterm Donald Trump si gode dei sondaggi molto favorevoli. L'ultima rilevazione Gallup, infatti, gli attribuisce un alto consenso tra gli elettori repubblicani: per l'85% è un leader forte e risoluto, per il 90% è intelligente, per l'84% può portare i cambiamenti di cui il Paese ha bisogno. Non sono dati scontati, tutt'altro. In passato solo George W. Bush, dopo la drammatica crisi dell'11 Settembre, seppe arrivare così in alto.

Continuano a soffiare forte, negli Stati Uniti, gli slogan che hanno portato il tycoon alla Casa Bianca: tolleranza zero con gli immigrati clandestini, dazi commerciali per colpire i prodotti stranieri e riportare lavoro negli Usa, braccio di ferro con gli alleati (Europa in primis) per ottenere migliori condizioni negli scambi commerciali.

Ovviamente Trump attira su di sé anche forti critiche, ma lui non se ne cura e, guardando ai sondaggi, si rende conto che ha ancora il vento in poppa, forte anche dell'economia che è torbata a correre. A sparare a zero contro il presidente è soprattutto la stampa progressista, con New York Times e Washington Post in testa. Ma fino a qui non c'è nulla di nuovo. Anche una parte del mondo dell'industria è preoccupata, perché teme possibili effetti negativi derivanti dalle misure protezionistiche. I dazi però piacciono a gran parte della base elettorale su cui Trump ha fondato la propria vittoria: stiamo parlando di quella operaia, che in diversi stati ha già scelto Trump, ma anche di quelli che, pur avendo votato per i democratici, ora vedono di buon occhio le misure del governo volte a difendere il lavoro made in Usa.

Se è ancora presto per prevedere il possibile esito delle elezioni di Midterm, di sicuro Trump ha dimostrato a sé stesso di essere ancora in grado, con un semplice tweet, di spostare parecchi voti. Lo ha fatto di recente, contribuendo a far perdere Mark Sanford, candidato alle primarie in South Carolina.

E spera di ripeterlo alle elezioni di novembre.

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