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Usa, un giudice blocca Trump: stop alla caccia agli orsi grizzly

La vittoria degli animalisti: gli orsi grizzly del parco di Yellowstone non saranno tolti dalla lista di specie protette

Usa, un giudice blocca Trump: stop alla caccia agli orsi grizzly

Buone notizie per gli orsi Grizzly del parco di Yellowstone: un tribunale federale ha bloccato il progetto del presidente Donald Trump di riaprire la caccia ai plantigradi.

A giugno la Casa Bianca aveva avviato il progetto per togliere la specie dalla lista degli animali minacciati, di cui era vietata la caccia da oltre 40 anni. La decisione, che peraltro era stata già ventilata sotto l'amministrazione Obama, aveva immediatamente suscitato un vespaio di polemiche e le proteste degli attivisti ambientalisti.

Ora gli oppositori delle doppiette possono però segnare un punto a proprio vantaggio: il giudice federale Dana Christensen, del Montana, ha ordinato ieri di ripristinare il programma di protezione per i grizzly di Yellowstone. Non importa che la loro popolazione sia tornata a crescere negli ultimi anni: gli orsi vanno comunque considerati specie a rischio e pertanto devono essere protetti.

Il tribunale ha stabilito che poiché in altri Stati la popolazione di grizzly, sia pure inferiore per numero, resta comunque protetta, ai sensi della legislazione sulle specie in via di estinzione non avrebbe avuto senso adottare una linea diversa nei confronti dei 700 esemplari del parco di Yellowstone, che si estende fra Wyoming Idaho e Montana ed è un vero e proprio simbolo nazionale - accogliendo in questo gli argomenti degli animalisti e dei nativi americani.

Masticano amaro, invece, i cacciatori e gli allevatori. Soprattutto i primi hanno visto nella presidenza Trump un'amministrazione federale più sensibile agli interessi della lobby delle armi.

Si trattava di un calcolo corretto, che non ha però tenuto conto dell'intervento dei giudici.

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