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Usa, Trump blinda il Senato ma i dem prendono la Camera

I repubblicani conquistano seggi al Senato, ma indietreggiano alla Camera. Trump: "Eccezionale successo stanotte"

Usa, Trump blinda il Senato ma i dem prendono la Camera

La sfida di Donald Trump comincia in Indiana dove si sono chiusi i primi seggi. I dati inchiodano i democratici. Il repubblicano Mike Braun batte Joe Donnelly (61% delle preferenze contro il 35%) e indica la strada del nuovo Senato Usa. Come nota Repubblica, "Donnelly è il senatore uscente e se dovesse essere scalzato da un repubblicano diventerebbe praticamente impossibile l'impresa democratica di strappare ai repubblicani i due seggi necessari a rovesciare la maggioranza (attualmente 51 a 49 in favore del partito di Trump) nella camera alta americana".

In Texas, dopo un testa a testa durato ore, si impone il repubblicano Ted Cruz, che aveva sfidato The Donald alle ultime primarie, sul democratico Beto O'Rourke. Una piccola nota di colore: a Beto, mentre ringraziava i suoi sostenitori, è scappata una parolaccia: "La sconfitta di stasera non fa diminuire i sentimenti che provo verso il Texas e il Paese. E sono maledettamente fiero di voi ("I'm so f...ing proud of you, guy")".

In questo Stato si registra anche un'importante svolta. Qui infatti sono state elette per la prima volta due donne deputate ispaniche deputate dello Stato. Si tratta delle democratiche Sylvia Garcia di Houston e di Veronica Escobar di El Paso.

I democratici vincono in Vermont, dove viene riconfermato Bernie Sanders, che aveva sfidato Hillary Clinton alle ultime primarie, tirandosi addosso le ire del partito, che fece di tutto per boicottarlo. In Virginia, invece, è stato rieletto Tim Kaine, l'ex candidato alla vice presidenza nel 2016 con Hillary Clinton.

Mitt Romney, ex governatore del Massachusetts ed ex candidato repubblicano alla presidenza contro Barack Obama nel 2012, viene rieletto senatore dello Utah.

I repubblicani resistono anche in Tennessee, con Marsha Blackburn contro il democratico Phil Bredesen. Un colpo mortale per il ribaltamento degli equilibri in Senato.

Come cambia la Camera Usa

I sondaggi lo avevano detto chiaro e tondo. La Camera sarebbe stata il tallone d'Achille per Trump. E così è stato. I democratici sono riusciti infatti a recuperare dei seggi, fino ad ottenere la maggioranza. Il primo risultato sembra premiare il tycoon, con l'elezione di Hal Rogers.

Ma poi la situazione viene rapidamente ribaltata. Donna Shalala, ex ministra della Sanità con Bill Clinton, strappa il 27esimo distretto della Florida ai repubblicani. Stessa sorte in Virginia, dove Jennifer Wexton sconfigge Barbara Comstock.

Ciò che caratterizza queste elezioni è l'avanzata delle minoranze, sulle quali i dem avevano puntato tutto. Non a caso, entra nella storia Ayanna Pressley, prima eletta afroamericana alla Camera dei Rappresentanti in Massachusetts. Stesso discorso per Rashida Tlaib, la prima musulmana eletta al congresso.

Record di donne elette

Alla Camera non cambierà solamente l'equilibrio tra democratici e repubblicani. Ma anche tra uomini e donne. Queste ultime, infatti, ora hanno raggiunto quota 84 su 435 seggi, il massimo della storia Usa. Tra loro, come abbiamo ricordato su Gli Occhi della Guerra, ci sono molte rappresentanti della nuova sinistra, comprese le prime due donne parlamentari musulmane, la prima donna di colore eletta in Congresso in Massachusetts, la più giovane parlamentare della storia e le prime due native americane. Anche il territorio di Guam ha eletto il suo primo governatore donna.

I governatori

Ma in ballo non ci sono solo Camera e Senato. I democratici segnano la loro prima vittoria a Guam, dove viene eletta governatrice Lou Leon Guerrero, al posto del repubblicano Eddie Calvo. "Siamo estremamente grati per l'opportunità che ci è stata data di apportare un cambiamento positivo per la nostra gente", ha detto la neo governatrice.

In Georgia, invece, i dati sembrano premiare il repubblicano Brian Kemp, che sarebbe avanti alla democratica Stacey Abrams. Stesso discorso per la Florida, dove trionfa il repubblicano Ron DeSantis, che sconfigge il rivale democratico Andrew Gillum per il quale aveva fatto campagna elettorale anche il presidente Barack Obama.

Trump ha ovviamente commentato a modo sio queste elezioni. Ovvero con un tweet: "Eccezionale successo stanotte. Grazie a tutti!". La leader democratica Nancy Pelosi ha invece promesso un cambio di registro: "Siamo tutti stanchi delle divisioni. Prosciugheremo la palude degli interessi del denaro nelle nostre elezioni e ripuliremo la corruzione per fare in modo che Washington funzioni per tutti gli americani".

Trump ha trainato il Gop

Piaccia o no, Trump ha portato una vera e propria rivoluzione all'interno del partito repubblicano. Lo ha modificato, ribaltandolo come un calzino. Da outsider, ora detta linea. Una linea che si è dimostrata vincente. Basta confrontare la mappa dei luoghi visitati dal presidente con quella degli Stati in cui il Gop ha vinto: combaciano.

Non a caso, non appena sono stati resi pubblici i risultati, il leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnell, ha chiamato Trump per ringraziarlo.

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