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Dovizioso entra nella MotoGP Hall of Fame. Chi sono gli altri 7 italiani

Grande riconoscimento per la carriera del Dovi, emozionatissimo per la notizia ricevuta: la cerimonia avverrà a Misano

Dovizioso entra nella MotoGP Hall of Fame. Chi sono gli altri 7 italiani

Andrea Dovizioso entrerà a far parte della prestigiosa MotoGP Hall of Fame, diventando quindi una delle leggende delle due ruote. Una bella soddisfazione per l'oramai ex pilota forlivese, ritiratosi nel 2022 dopo la bandiera a scacchi del gran premio di Misano.

Del gotha del motomondiale fanno parte per ora 36 campioni, ma la lista si allungherà proprio nel 2023. A parte Dovizioso, la cui cerimonia di introduzione è in programma al Mugello, nella Hall of Fame entrerà anche Hans-Georg Anscheidt, tedesco classe '35 vincitore di tre edizioni consecutive del campionato del mondo nella classe 50 cc (1966, 1967 e 1968): per quest'ultimo il riconoscimento avverrà invece nel circuito casalingo del Sachsenring.

La gioia di Dovi

Un regalo inatteso, anche per lo stesso pilota italiano."Quando me l'hanno annunciato, sono rimasto davvero sorpreso", ha spiegato ai followers Dovi tramite il proprio profilo Facebook. "Leggere i nomi delle altre leggende dà una bella sensazione", ha aggiunto."Ho avuto una lunga carriera, ma non mi aspettavo di essere inserito fra le leggende, e certamente non così presto. È un vero onore e il fatto che la cerimonia si svolga durante il GP d'Italia al Mugello è davvero speciale. Sono molto felice", ha concluso l'ex pilota forlivese.

I successi

Divenuto campione nazionale di motociclismo nel 2000, l'anno successivo Dovi trionfò nel campionato Europeo Velocità della categoria 125. Sempre nel 2001 arrivò anche l'esordio nel motomondiale in sella a un'Aprilia 125: prese allora parte solo al gran premio del Mugello

Corse in classe 125 per altri tre anni (2002-2004), sempre in sella a una Honda: nel 2004 la gioia più grande, con la vittoria nel mondiale, arrivata grazie a 11 podi (5 successi, 5 secondi posti e un terzo). L'anno successivo il passaggio in 250, dove rimase per tre stagioni (2005-2007). Per lui, sempre in sella a una Honda, arrivarono un terzo e due secondi posti in classifica mondiale, conditi da 4 vittorie, 11 secondi posti e 11 terzi.

Il passaggio nella classe regina avvenne nel 2008. Con la Honda corse per 4 stagioni (2008-2011). La prima esperienza nel team privato JiR Team Scot: Dovi arrivò quinto a fine stagione e conquistò il primo podio in Malesia. Gli ultimi 3 anni furono in sella alla Honda del team ufficiale Hrc. Il primo trionfo arrivò in Inghilterra sulla pista bagnata di Donington (2009). Nel 2010 collezionò altri 7 podi, anche se nessuna vittoria (3 secondi posti e 4 terzi). L'anno migliore in Hrc fu il 2011. Pur rimanendo a secco di trionfi, grazie anche a 7 podi (4 secondi posti e 3 terzi), il pilota forlivese salì sul gradino più basso del podio a fine stagione.

Nel 2012 la parentesi alla Yamaha Tech3 (6 terzi posti e quarto posto a fine mondiale) e l'anno successivo il passaggio in Ducati. Con la casa di Borgo Panigale, in 8 stagioni arrivarono 14 vittorie, la prima delle quali in Malesia nel 2016 e l'ultima in Austria, proprio nella stagione dell'addio alla rossa. Tre secondi posti per lui al motomondiale, sempre dietro allo spagnolo Marc Marquez, di cui rimase il rivale più agguerrito.

Dal GP di San Marino, Dovi corse per la Yamaha del team SIC Racing, prendendo il posto lasciato vacante da Franco Morbidelli (passato nel team ufficiale). Nel 2022 fu pilota del team Yamaha WithU RNF, prima di annunciare, alla vigilia del GP di Gran Bretagna, il ritiro dalle competizioni motociclistiche. Ritiro che arrivò ufficialmente dopo il GP di San Marino. 346 gran premi disputati per l'ex pilota, con 24 vittorie e ben 103 podi.

Gli altri italiani

Dovi raggiunge nella Hall of Fame altri 7 piloti italiani. Il primo ad essere introdotto nella lista delle leggende (2000) fu, ovviamente, Giacomo Agostini, recordman assoluto. Per lui 15 titoli mondiali, 8 in 500 cc e 7 in 350 cc, con ben 123 trionfi (162 i podi conquistati). Agostini detiene anche il record di mondiali consecutivi: furono 7 a cavallo tra il 1966 e il 1972, con 57 vittorie su 70 GP corsi.

Carlo Ubbiali fu introdotto nel 2001, grazie ai suoi 6 mondiali in 125 e ai 3 in 250: per lui 39 vittorie complessive. Nel 2014 fu il turno di Marco Simoncelli: vincitore del mondiale 250 nel 2008, il compianto pilota italiano riuscì a conquistare 14 vittorie nella sua breve carriera. Franco Uncini, campione del mondo in 500 nel 1982 (per lui in carriera 7 trionfi), entrò nella Hall of Fame nel 2015. Due anni più tardi (2017) toccò a Marco Lucchinelli, con le sue 6 vittorie e il campionato del mondo della classe regina nel 1981.

Valentino Rossi entrò nel gotha delle due ruote nel 2021: per lui 9 mondiali di cui uno in 125 (1997), uno in 250 (1999), uno in 500 (2001) e 6 in MotoGP (2002, 2003, 2004, 2005, 2008 e 2009): 115 vittorie in totale per Il Dottore, 89 delle quali nella classe regina.

Lo scorso anno fu il momento di Max Biaggi: il pilota romano vinse quattro volte consecutive il titolo iridato nella classe 250 (1994-1997), conquistando in tutto 42 vittorie, 13 delle quali nella classe regina.

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