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MotoGP Germania: Martin si ripete e in volata batte Bagnaia

Finale al cardiopalma con Jorge Martin che beffa in volata Pecco Bagnaia. Dominio della Ducati che piazza cinque moto nei primi cinque posti del GP di Germania

MotoGP Germania: Martin si ripete e in volata batte Bagnaia

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Jorge Martin ci prende gusto e dopo aver fatto sua la Sprint Race del sabato, conquista la posta in palio più alta anche alla domenica. Per lo spagnolo della Ducati Pramac non è stato facile, perché ha dovuto battagliare corpo a corpo con un caparbio Bagnaia, che stavolta deve accontentarsi di un secondo posto ottenuto in volata. Sul podio ci sale anche Zarco, che precede Bezzecchi e Marini. Dominio totale delle Ducati. In classifica Bagnaia resta leader (160 punti), ma Martin riduce lo svantaggio a sedici punti. L'iberico si candida come primo avversario del campione del mondo in carica. La MotoGP scopre un dualismo sano che fa bene a tutto il movimento.

Le prime fasi di gara

La notizia del giorno è l'assenza di Marc Marquez, che vista la precaria condizione della sua mano, decide di dare forfait prima dell'appuntamento più atteso. Allo spegnimento dei semafori il più lesto di tutti è Jack Miller, che fredda Marini e Bagnaia, suoi compagni di prima fila. L'australiano, tuttavia, prima della grande discesa che somiglia a una cascata, sbaglia la curva e si fa sorpassare in sequenza da Marini, Martin e Bagnaia. Pecco si prende la leadership ma lo spagnolo, vincitore della Sprint Race, non molla. Infatti, appena il piemontese della Ducati si distrae, Jorge Martin lo sopravanza e si instaura al comando della corsa, per andare in fuga come ieri. Alle loro spalle Luca Marini tiene a debita distanza il duo della KTM formato da Binder e Miller e l'altra Ducati Pramac di Zarco.

Bezzecchi risale in classifica

Dalle retrovie risorge Marco Bezzecchi, che ricostruisce la sua gara sferrando due sorpassi di forza su Alex Marquez prima e su Aleix Espargaro poi. Adesso all'italiano resta lo scoglio Jack Miller, valevole per la sesta posizione, ma "Thriller" è un osso d'oro che cede solo dopo una grande staccata sul rettilineo del traguardo. A 22 giri dalla fine Maverick Vinales alza bandiera bianca, tradito dalla sua Aprilia. Non un grande weekend per l'ex Yamaha. A infiammare le tribune del Sachsenring ci pensano due piloti: Luca Marini e Brad Binder. Grazie a un ritmo forsennato il sudafricano della KTM ricuce lo strappo con l'italiano, poi, appena agganciato agli scarici della Ducati giallo-nera sferra l'attacco decisivo e si prende il podio. La classifica a metà gara recita così: Martin, Bagnaia, Binder, Marini, Zarco, Bezzecchi, Miller, Espargaro, A. Marquez, Bastianini.

Una serie di duelli

Mentre Zarco conquista la quarta posizione ai danni di Marini, sfruttando una traiettoria che soltanto lui riesce a fare, Bagnaia si mette in modalità attacco e riduce il gap con Martin, che inizia a tremare. La Ducati ufficiale di "Pecco" sembra più equilibrata e danza armoniosamente tra le curve sinistrorse del circuito tedesco. Lo spagnolo, dal canto suo, non molla la presa e dopo lo sbandamento per la fuga fallita, inizia a spingere nuovamente come un forsennato. La "nuvola rossa" però non si stacca dal codone della Desmosedici del Team Pramac, dando vita a quello che è un purissimo duello per la vittoria. Interessante anche la battaglia fratricida tra Marini e Bezzecchi, con i due compagni di squadra che non si risparmiano colpi bassi e sorpassi fuoriosi per la quarta posizione, perché - nel frattempo - Binder finisce nella ghiaia distruggendo la propria KTM.

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Jorge Martin vince il GP di Germania

A dieci giri dalla fine, Bagnaia rompe gli indugi e infilza Martin con una staccata di grande cattiveria in fondo alla cascata. La rossa di Borgo Panigale si riprende col coltello tra i denti la leadership della gara, ma dopo l'assalto subito Martin non rinuncia alla posta più alta, respirando la scia e i caldi fumi della moto dell'avversario tricolore. A sei giri dalla fine lo spagnolo si vendica e, copiando la mossa con la quale era stato scavalcato alcune tornate prima, si issa ancora al comando. Bagnaia si mette alle spalle, studia l'avversario, ne osserva le traiettorie e i punti deboli. Lo spagnolo però non lascia pertugi, chiude tutti gli spazi e frena ogni assalto, con tanto di brivido e toccata pericolosa.

Al traguardo, dopo aver sudato le proverbiali sette camicie, Martin si ripete dopo la Sprint Race e in volata frega Bagnaia. Sul podio anche Zarco, Bezzecchi e Marini completano la top 5. Un dominio assoluto di Ducati.

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