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Annalisa sarà la madrina del Roma Pride 2024. "Attirare l'attenzione sui diritti Lgbt"

La cantautrice, con la sua hit Sinceramente, sarà la figura di spicco della parata arcobaleno. La galassia Lgbt torna allo scontro con il governatore del Lazio Rocca: logo della Regione Lazio a testa in giù

"Attirare l'attenzione sui diritti Lgbt". Annalisa sarà la madrina del Roma Pride 2024

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"Attirare l'attenzione sui diritti Lgbt". Annalisa sarà la madrina del Roma Pride 2024

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Il Roma Pride ha trovato la sua madrina per l'edizione 2024: per l'appuntamento fissato per sabato 15 giugno è stata scelta Annalisa come figura di primo piano che rappresenterà la galassia arcobaleno alla grande parata che si terrà nella Capitale. La cantautrice, reduce dalla partecipazione a Sanremo in cui si è classificata al terzo posto, poterà proprio la sua recente hit Sinceramente come inno della manifestazione che - tra l'altro - quest'anno compie 30 anni.

L'annuncio è arrivato dalla stessa Annalisa, che ha deciso di affidare la comunicazione della notizia ai suoi profili social. "Sono onorata di poter dare il mio contributo in questa giornata così importante", ha commentato l'artista. Secondo cui celebrare insieme i 30 anni del Roma Pride non solo "sarà speciale" ma rappresenterà anche la possibilità di "attirare l'attenzione ancora una volta sui diritti della comunità Lgbtqia+ e di tutti". Annalisa - nel ringraziare "immensamente" per l'invito ricevuto, motivo di emozione e di orgoglio "come poche cose al mondo" - ha puntato l'attenzione sul valore della festa che avrà al centro la libertà di essere, concetto spesso presente nelle sue canzoni, "per una società che possa dirsi civile".

La presenza della cantautrice alla parata arcobaleno come madrina è stata accolta con grande gioia da Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride, che si è detto certo del fatto che l'apporto e l'impegno civile di Annalisa per la parità dei diritti fornirà un importante valore aggiunto alla manifestazione per far passare il messaggio "che un paese civile e democratico non può più tollerare discriminazioni e negazioni e deve procedere sulla strada della piena uguaglianza e libertà per tutte e tutti".

Lo scorso anno si è consumato un duro scontro sul Roma Pride: da una parte Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, aveva deciso di revocare il patrocinio all'evento per non prestare il fianco a chi promuoveva l'utero in affitto; dall'altra la galassia Lgbt non aveva fatto passi indietro e aveva attaccato il governatore di centrodestra. E gli animi, a distanza di un anno, non si sono affatto placati: dal Roma Pride hanno già fatto sapere che non intendono chiedere il patrocinio e che il logo della Regione Lazio verrà messo a testa in giù sul sito del Roma Pride con la chiara dicitura “senza il patrocinio della Regione Lazio”. Il tutto con la solita retorica della "estrema destra" che nel giro di pochi mesi "ha fatto un enorme passo indietro sul fronte dei diritti civili".

È sempre lo stesso copione.

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