Cronaca locale

Il video choc a Napoli: una bambina filmata mentre scava nei rifiuti

Trovata a rovistare tra i rifiuti una bambina. L'associazione No Comment ha documentato l'accaduto a Napoli

Il video choc a Napoli: una bambina filmata mentre scava nei rifiuti

Era nell’immondizia. Scavava a mani nude tra i rifiuti. Così una bambina è stata trovata a Napoli. Apparentemente non mostra più di 10 anni di età. Si dimenava tra i rifiuti lasciati a ridosso di alcuni cassonetti in via dell’Annunziata, nel cuore della città. Con sé aveva un carrello della sua stessa altezza. Si muoveva da sola tra sacchetti e ingombranti con delle pantofole più lunghe dei suoi piedini. Erano all’incirca le 12,30.

A denunciare l’accaduto l’associazione No Comment, che ha documentato quei momenti con un filmato. “Ti fai male, stai nella spazzatura”, le ha detto l’autore del video per farla allontanare. “Dammi soldi. Dammi un euro”, sono le parole – le uniche - che ripeteva la bambina uscendo da quel cumulo di immondizia impugnando il suo carrellino. Una scena agghiacciante e rappresentativa di un’infanzia negata ancora a troppi bambini.

La piccola vive nel rione dove è stata scoperta a rovistare nella spazzatura, a Forcella. In molti la conoscono. “I parenti sopravvivono recuperando rifiuti dall’immondizia”, racconta l’associazione No Comment, che già l’aveva beccata in altre occasioni in mezzo ai rifiuti. “Sta imparando. L’abbiamo convinta a lasciare il cumulo di rifiuti in cambio di una piccola offerta”, così stanno provando a tenerla lontano dalla spazzatura. “Prima i bambini non rovistavano nell’immondizia, perlomeno in città. È un fatto nuovo che ci preoccupa, soprattutto a livello igienico-sanitario”, conclude l’organizzazione.

Quella di rovistare tra i rifiuti è una pratica che si è molto diffusa negli ultimi anni tra disperati (soprattutto tra persone di etnia rom), che cercano nell’immondizia qualcosa per se stessi o da poter rivendere sui mercatini della monnezza che ancora invadono alcune zone di Napoli, principalmente a ridosso della stazione centrale.

Normalmente sono adulti i soggetti che, muniti di carrelli malridotti da riempire, arrivano vicino ai cassonetti o alle micro discariche abusive che gli incivili creano lungo le strade cittadine e passano il tempo a spulciare nel pattume. La vendita dei rifiuti garantisce entrate giornaliere di poche decine di euro, racconta chi è dedito a questo tipo di attività.

Capita che i bambini vengano usati nell’accattonaggio da chi vive in contesti fragili, soprattutto da soggetti di etnia rom. Diversi sono i minori che si vedono a chiedere l’elemosina nei treni della metropolitana, nelle stazioni, o nelle strade adiacenti. Ora, purtroppo, può succedere di trovarli anche nei cumuli di rifiuti, a scavare a mani nude.

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