Cronaca locale

Crolla per il maltempo un’ala di Villa Favorita a Ercolano, palazzo reale del ‘700

I residenti hanno temuto il peggio quando hanno sentito il boato, provocato dalla caduta rovinosa delle pareti. Uno spavento che fortunatamente non ha avuto conseguenze per le persone

Crolla per il maltempo un’ala di Villa Favorita a Ercolano, palazzo reale del ‘700

Una parte del primo piano di un palazzo storico di Ercolano, nel Napoletano, è crollato al suolo dopo un violento temporale che si è abbattuto sull’intera regione nel corso della notte. Ad essere colpita dal maltempo è stata Villa Favorita, un edificio del Settecento di grande pregio architettonico. Il cedimento, dalle prime indagini effettuate dai tecnici, non dovrebbe aver compromesso il corpo principale della struttura, di recente oggetto di restauro, ma ha interessato solo una pertinenza laterale. Il gruppo “Ercolanorgoglio”, ha pubblicato la foto del palazzo sulla propria pagina Facebook.

I residenti hanno temuto il peggio quando hanno sentito il boato, provocato dalla caduta rovinosa delle pareti. Uno spavento che fortunatamente non ha avuto conseguenze per le persone. Solo per un caso nessuno transitava per strada al momento del crollo. Progettata dall'architetto Ferdinando Fuga – a lui, a Napoli, si deve anche il Real Albergo dei Poveri – e realizzata nel 1768, Villa Favorita fu utilizzata da Ferdinando IV di Borbone, a partire dal 1792, come residenza reale. Si tratta di una delle più sontuose ville che sorgono sul cosiddetto Miglio d'Oro, a tal punto che, anche durante il regno di Gioacchino Murat l'edificio veniva utilizzato per le feste e i banchetti di corte.

Nel secondo dopoguerra, invece, Villa Favorita venne utilizzata dai Salesiani per ospitare gli orfani di guerra. Attualmente il palazzo storico è di proprietà del ministero di Grazia e giustizia e ospita la Scuola superiore di polizia penitenziaria. L'edificio su corso Resina presenta una facciata a due piani scandita da coppie di lesene e interrotta dai due portali laterali in piperno e dalle due finestre centrali di cui quella superiore, in corrispondenza del salone ellittico, apre su un balcone anch'esso in piperno ed è sormontata da stemmi nobiliari. Ma l'elemento più significativo è la grande scalinata semicircolare in pietra che si apre sulla facciata posteriore, mettendo in comunicazione la terrazza dinanzi al grande salone ellittico con il parco retrostante.

L'apparato decorativo interno è molto interessante perché frutto dell'alternarsi di stili e gusti dei proprietari che si sono succeduti. Philip Hackert dipinse tra il 1787 e il 1797 le vedute dei porti del Regno di Napoli (trasferiti nel 1879 alla Reggia di Caserta), mentre le sale al primo piano furono ridecorate in stile arabeggiante in occasione soggiorno di Ismail Pascià. Al secondo piano vi sono ambienti decorati in stile cinese. Il salone centrale era decorato con un grandioso pavimento a mosaico in marmo proveniente dalla villa di Tiberio a Capri, oggi sito nel Museo di Capodimonte a Napoli. Adiacente l'edificio principale vi è una piccola cappella e un corpo di fabbrica a tre piani realizzato per volontà di Leopoldo di Borbone per ospitare più comodamente la corte.

Il parco, che necessita di un intervento di risanamento, ospita peschiere e chioschi in stile moresco. Nonostante fosse separato dalla parte inferiore sul mare, resta l'area verde storica più grande della costa vesuviana dopo il parco della Reggia di Portici. L’Agenzia del demanio ha disposto la messa in sicurezza dell’area dove sorge Villa Favorita, un provvedimento che ha causato disagi alla circolazione. Il Comune di Ercolano, invece, si sta adoperando per garantire una viabilità alternativa nella zona.

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