Cronaca locale

Crollo cimitero Poggioreale: lavori ancora in alto mare

Oggi l’intera area del cimitero resta accessibile alla sola società Metropolitana di Napoli. L’assessore Santagada ha annunciato che "bisogna realizzare un nuovo regolamento cimiteriale che permetta di intervenire in maniera organica sulla materia"

Crollo cimitero Poggioreale: lavori ancora in alto mare

Doccia gelata sulle aspettative di moltissimi napoletani che ormai da due mesi non possono recarsi al cimitero di Poggioreale, chiuso dopo il crollo delle congreghe di San Gioacchino e dei Dottori Bianchi avvenuto nella notte tra il 4 ed il 5 gennaio scorso a seguito di un allagamento nei cantieri della metropolitana Linea 1 in costruzione.

La Procura della Repubblica, infatti, ha respinto la richiesta di dissequestro parziale del cimitero monumentale presentata dal Comune di Napoli. A renderlo noto è stato l'assessore con delega ai cimiteri, Vincenzo Santagada, nel corso di un intervento alla riunione della Commissione Salute e Verde del Consiglio comunale di Napoli, presieduta da Fiorella Saggese.

Al momento l’intera area resta accessibile alla sola società Metropolitana di Napoli sia per il monitoraggio dei movimenti del suolo che per le operazioni di messa in sicurezza dei manufatti. L’assessore ha assicurato che l'interlocuzione con il comitato civico dei familiari dei defunti "è continua" ed esiste la disponibilità della presidente Maria Caniglia a offrire la sede della Municipalità 4 per le riunioni.

Una disponibilità supportata da diversi consiglieri comunali della maggioranza che hanno valutano l’ipotesi di mettere a disposizione delle famiglie dei defunti punti di ascolto presso la Municipalità 4, oltre ad operazioni di decentramento dei servizi cimiteriali e alla costruzione di nuovi loculi nelle aree sepolcrali non sottoposte ai vincoli della Soprintendenza.

Non va dimenticato che nel crollo sono stati oltre 200 i loculi coinvolti, con le bare dei defunti danneggiate e salme finite tra le macerie. Resti umani esposti all'aria aperta a cui difficilmente potrà essere associato un nome. Un dolore immenso che coinvolge un po’ tutta la popolazione napoletana. Da un lato c'è lo strazio dei parenti dei defunti che vedono i resti mortali dei propri cari esposti alle intemperie. Dall’altro vi è la sofferenza dei cittadini che non possono recarsi al cimitero per portare un saluto ai propri cari.

Sul versante della riqualificazione Santagada ha spiegato che "è necessario adeguare la progettazione alle nuove abitudini dei napoletani in tema di culto dei defunti". L’assessore ha evidenziato come l'obiettivo sia quello di rendere più fruibile il Monumentale "sia attraverso la digitalizzazione, sia valorizzandolo come luogo di cultura e di conservazione della memoria cittadina". Infine Santagada ha annunciato che si dovrà "realizzare un nuovo regolamento cimiteriale che permetta di intervenire in maniera organica sulla materia".

Nelle settimane scorse, all'esterno dell'area sequestrata, i familiari hanno affisso un tabellone con i volti dei loro parenti defunti. Sotto la scritta: "5 gennaio 2022, per voi sono solo morti, per noi il passato, il nostro essere, i nostri affetti più cari. Esigiamo rispetto". Il tempo passa.

Quel che conta per i parenti dei defunti è che i propri cari possano finalmente ritornare a riposare in pace.

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