Cronaca locale

Il lago d’Averno si tinge di verde: timori per l’ecosistema

È stato chiesto all’Arpac di effettuare delle verifiche tramite analisi delle acque per capire in quale fenomeno ci si è imbattuti

Il lago d’Averno si tinge di verde: timori per l’ecosistema

Ha una storia importante il lago d’Averno, compreso tra Lucrino e Cuma, in provincia di Napoli. Da qualche ora lo specchio d’acqua si è tinto di verde, un fenomeno che si è già verificato nel passato, ma mai in maniera così preoccupante. Di solito la patina verde che ricopre le acque del lago compare a causa di presenza di alghe quando però le temperature sono più alte. Con il freddo di questo periodo risulta molto strano ciò che sta accadendo nel Napoletano. Della vicenda se ne sta occupando il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Sanità.

“È già accaduto altre volte questo fenomeno – ha detto l’esponente politico – ma mai in tali proporzioni. Inoltre, anche tutto il circum-lago è messo in condizioni davvero pessime. Abbiamo chiesto all’Arpac di effettuare delle verifiche tramite analisi delle acque per capire in cosa ci si è imbattuti. Solo dopo le analisi si potranno fare ulteriori commenti e, nel caso, studiare una soluzione”.

Il lago d'Averno è un lago vulcanico che si trova nel comune di Pozzuoli e precisamente tra la frazione Lucrino e Cuma, nella città metropolitana di Napoli. Il nome Avernus deriva dal greco e significa senza uccelli. Si narra che tale assenza fosse dovuta al fatto che le acque del lago esalassero dei particolari gas che non permettevano la vita ai volatili. Secondo la religione greca e poi romana, era un accesso all'Oltretomba, regno del dio Plutone. Per tal motivo gli inferi romani (l'Ade greco) si chiamano anche Averno. Il lago di Averno giace all'interno di un cratere vulcanico spento, nato 4mila anni fa.

Infatti, anche il poeta Virgilio, nel sesto libro dell'Eneide, colloca vicino a tale lago l'ingresso mistico agli Inferi, dove l'eroe Enea deve recarsi, inoltre è anche il luogo in cui comincia il viaggio di Dante Alighieri nell'Inferno, descritto nella Divina Commedia, in quanto il poeta stesso colloca in questo lago Lucifero, l'angelo caduto dal Paradiso. Il lago d'Averno è il secondo per dimensione, dopo il Fusaro, dei laghi presenti nei Campi Flegrei.

Nel corso del XIX secolo è stato oggetto di studio in particolare per il fenomeno ottico della Fata Morgana. Vicino al lago si trovano il Tempio d'Apollo, il "passaggio per gli Inferi" descritto da Virgilio nell'Eneide, quando Enea decide di accedere all'Ade per incontrare il padre defunto (in realtà una grotta scavata nel tufo, di circa 200 m, probabilmente creata per collegare il lago al mare, la quale, per la suggestione dell'ambiente e le infiltrazioni d'acqua che creano un fiumiciattolo sotterraneo, veniva associata allo Stige infernale e ai luoghi dell'Acheronte) e la Grotta di Cocceio, un cunicolo scavato dai Romani per scopi militari che collegava il lago a Cuma; oggi non più visitabile a causa di danneggiamenti strutturali avvenuti durante la seconda guerra mondiale, che hanno reso la grotta pericolante.

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