Cronaca locale

Maltempo, straripamenti in Campania

Danni nel Nolano, la denuncia dell'organizzazione di categoria: "Molti agricoltori hanno perso il raccolto, cronaca di un disastro annunciato"

Maltempo, straripamenti in Campania

Maltempo in Campania, straripano i Regi Lagni in alcune aree del Napoletano causando danni alle coltivazioni. L’allarme di Coldiretti: “Molti agricoltori hanno perso il raccolto, è la cronaca di un disastro annunciato”.

Le piogge e il maltempo delle ultime ore hanno causato numerosi problemi alle colture nella zona del Nolano. Ingrossate dalle precipitazioni, le acque dei canali si sono riversate in alcuni terreni. Le criticità hanno interessato, come afferma una nota di Coldiretti, l’alveo dei Camaldoli. Proprio l’organizzazione di categoria denuncia l’accaduto e lancia l’allarme sulla manutenzione dei canali che, secondo Coldiretti, sarebbe assente.

“Molti agricoltori hanno perso tutto il raccolto. Sono stati colpiti principalmente i noccioleti, ma anche produzioni orticole. Nella zona di Nola sono state interessate anche zone abitate”, si legge nel documento che prosegue: “I Regi Lagni sono un reticolo di canali artificiali con un bacino idrografico che si estende per oltre mille chilometri quadrati, attraversando le province di Benevento, Avellino, Caserta e Napoli, toccando 99 Comuni. Sono frutto di un'opera di canalizzazione e bonifica idraulica realizzata dai Borbone a partire dal XVII secolo per porre fine alle frequenti inondazioni. I Regi Lagni raccolgono acque piovane e sorgive convogliandole dalla pianura a Nord di Napoli per oltre 56 km da Nola verso Acerra, Brusciano, Pomigliano d'Arco, Afragola, Giugliano e quindi al mare, tra la foce del Volturno e il Lago di Patria, estendendosi lungo 110.000 ettari pianeggianti, dal grande valore agricolo, delimitati a nord-ovest dal litorale domizio e dal bacino del Volturno, a sud-est dall'area casertano-nolana e a sud-ovest dai Campi Flegrei”.

Quindi la denuncia: “La manutenzione e la bonifica dei Regi Lagni – conclude Coldiretti Campania – sono un’emergenza su cui continuiamo a chiedere un intervento deciso da parte degli Enti territoriali competenti e della Regione. Il reticolo idraulico deve tornare ad essere una rete di protezione e di valorizzazione per il territorio e non una bomba ecologica”.

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