Cronaca locale

Napoli, rubano macchinari da un Frecciarossa: arrestati due stranieri

Agenti della Polfer hanno fermato due stranieri, con numerosi recedenti, che avevano trafugato dei macchinari dall’impianto ferroviario di Napoli Traccia

Napoli, rubano macchinari da un Frecciarossa: arrestati due stranieri

Furto di macchinari sventato all’impianto ferroviario di Napoli Traccia, a ridosso della Stazione centrale. Due stranieri, infatti, sono stati fermati da agenti della Polfer mentre tentavano di allontanarsi dallo scalo dopo aver sottratto da un locomotore di un treno dei radiatori e del materiale elettrico.

Il raid criminale è stato scoperto dagli uomini della Protezione Aziendale di Rfi che hanno allertato le forze dell’ordine in merito alla presenza di persone sospette intente ad armeggiare nelle vicinanze dei treni in sosta.

Sul posto, così, sono giunti prontamente i poliziotti del Compartimento della polizia ferroviaria per la Campania che si sono messi subito in azione. Gli agenti hanno individuato due stranieri che, trascinando un carrello portapacchi ed uno zaino, provavano ad allontanarsi di corsa dall’impianto.

La loro fuga, però, è stata breve. I poliziotti, infatti, li hanno bloccati e sottoposti a perquisizione. Nel corso dell’operazione, gli immigrati sono stati trovati in possesso di radiatori e di una ventola di raffreddamento prelevati poco prima da un locomotore Etr 500 Frecciarossa, più altro materiale elettrico di proprietà delle Ferrovie dello stato.

I malviventi sono stati arrestati per furto aggravato e condotti immediatamente negli uffici della Polfer per le procedure di rito. Dagli accertamenti effettuati è emerso che a carico degli stranieri, conosciuti con diversi alias, pendevano numerosi precedenti penali specifici.

Entrambi, inoltre, sono risultati destinatari di note di rintraccio: in particolare per uno in riferimento ad una notifica di un ordine di carcerazione e decreto di sospensione.

I due immigrati sono stati giudicati con rito direttissimo e condannati ad 8 mesi di reclusione, al pagamento di una multa di 200 euro e all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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