Cronaca locale

Napoli, violenza contro i sanitari: arrivano le telecamere sulle ambulanze

Tutti i mezzi di soccorso della Asl Napoli1 avranno anche un pulsante di collegamento con le centrali di polizia e carabinieri e un geolocalizzatore

Napoli, violenza contro i sanitari: arrivano le telecamere sulle ambulanze

Il piano, annunciato da tempo, da oggi è ufficialmente operativo. Le ambulanze della Asl Napoli 1 sono state finalmente dotate di telecamere come deterrente per le aggressioni al personale sanitario.

Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della presentazione del primo mezzo di soccorso equipaggiato con il sistema di sicurezza.

''Oggi abbiamo messo in servizio la prima ambulanza pienamente attrezzata per il controllo esterno, per il controllo interno e con un pulsante di collegamento con le centrali della polizia e dei carabinieri''. Ma non è tutto. Le ambulanze disporranno anche di un sistema di geolocalizzazione che permette di conoscere in ogni istante l’esatta posizione del mezzo e da dove chiede soccorso.''Abbiamo garantito condizioni ottimali di sicurezza per il nostro personale'', ha affermato il governatore.

Le novità non sono finite qui. Uno degli operatori di ogni ambulanza avrà anche una bodycam, una telecamera integrata nella giacca che gli permetterà di filmare tutto quello che accade nel corso di un intervento.

''Nell’Asl Napoli 1 centro abbiamo 39 ambulanze in totale. Abbiamo voluto mettere in campo azioni importanti per la sicurezza. Da oggi saranno attive le telecamere, body e dash cam, sia sulle ambulanze che sugli operatori'', ha sottolineato con soddisfazione il direttore generale dell’Asl Napoli1 Ciro Verdoliva che ha anche aggiunto che presto saranno acquistate anche altri 5 mezzi di soccorso.

L’installazione dei sistemi di sicurezza sulle ambulanze si è reso necessario a causa delle sempre più numerose aggressione subite dal personale medico nel corso dei loro interventi. Nel 2019, le violenze contro i sanitari impegnati a salvare vite sono state oltre cento. Il nuovo anno preannuncia nulla di buono. In due settimane si sono registrati già undici aggressioni, in strada che nelle strutture ospedaliere.

L’ultimo caso solo un paio di giorni fa al reparto di chirurgia 3 del Cardarelli. In questa occasione due 2 infermiere sono state maltrattate da un parente di un degente. Come riporta Nessuno tocchi Ippocrate, associazione che denuncia i casi di violenza contro i medici, alla base di tale aggressione ci sarebbero stati motivi riconducibili alla distribuzione delle terapie ed agli orari di visita. Il soggetto pare si sia avvicinato alle donne e con fare minaccioso avrebbe detto: ''Tanto ti aspetto al parcheggio'' . L’uomo dalle minacce è passato ai fatti arrivando anche a spintonare le infermiere.

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