Cronaca locale

Palma Campania, il paese "ostaggio" dei bengalesi

Proteste della comunità bengalese, dopo che il sindaco ha detto no alla preghiera nelle piazze. Il primo cittadino: "Ma quale razzismo. Non ho le forze"

Palma Campania, il paese "ostaggio" dei bengalesi

Palma Campania è un paese all'ombra del Vesuvio, ma assomiglia molto a una città del Bangladesh. Qui, infatti, si è stabilita una presenza massiccia di extracomunitari bengalesi. Secondo l'anagrafe, su 18mila abitanti, sono solamente 2mila gli stranieri, ma i dati non ufficiali ne conterebbero almeno il doppio.

E da qualche settimana, il sindaco 34enne del paese, Nello Donnarumma, è sotto attacco, colpevole di aver negato alla comunità bengalese la possibilità di pregare nelle piazze e per le strade. "Mi hanno presentato un foglietto di quattro righe con il nome della via, il giorno e l' ora, e basta - ha spiegato il primo cittadino alla Verità - E allora, per motivi di ordine pubblico, ho detto no. Non c' entra il razzismo, non c' entra la politica, è solo una gestione tecnica e organizzativa". La comunità musulmana, infatti, avrebbe voluto riunirsi ogni venerdì, a pregare in una delle piazze comunali: "Uno scenario allo stato attuale improponibile". Per garantire la sicurezza, infatti, avrebbero dovuto essere impiegati numerosi agenti di polizia locale, una forza che il Comune non possiede.

Il sindaco dichiara che avrebbe dovuto pensare ad un servizio specifico per l'evento e "lasciare incustodito il resto della città". Inoltre, a Palma Campania, in caso di eventi non organizzati dal Comune, dovrebbero pensarci i privati a pagare i vigili.

Dopo il "no", la comunità bengalese ha protestato contro Donnarumma, chiedendone la "sfiducia", ma il primo cittadino non molla: "Ho spiegato chiaramente a tutti che continuerò a dire no se non ci sarà un aiuto concreto: servono uomini delle forze dell' ordine che ci sollevino dall' onere di gestire, da soli, questo genere di cerimonia". Nel frattempo, però, ha chiesto la convocazione di un tavolo, con le altre amministrazioni della zona, per cercare di discutere della situazione.

Non è una questione di razzismo e il sindaco ci tiene a precisare che sostiene l'importanza nel tutelare tutte le confessioni religione, "ma io sono il responsabile della pubblica sicurezza nel mio Comune e non posso permettere che ci siano situazioni potenzialmente pericolose". E, su Facebook, si sfoga: "Se provi a far rispettare le leggi dello stato e garantire la sicurezza sei tacciato di essere della Lega o un razzista".

In realtà, specifica il primo cittadino di Palma Campania alla Verità, un "problema" con la comunità bengalese c'è ed è di carattere igienico-sanitario: "Su una popolazione di 2.

000 residenti ufficiali, il 90 per cento è composto da uomini che vivono in condizioni disastrose", racconta e specifica che in alcuni locali grandi poco meno di 50 metri quadrati vivono in 15 o 20 persone.

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