Cronaca locale

A Sorrento ritornano gli incappucciati, ma dovranno indossare la mascherina

C’è fermento per l’evento della settimana santa in città, boccato da due anni a causa del Covid-19

A Sorrento ritornano gli incappucciati, ma dovranno indossare la mascherina

La pandemia da Covid-19 aveva bloccato le processioni della settimana santa ormai da due anni. Adesso, è tutto pronto per riprendere un evento tradizionale atteso spasmodicamente dagli abitanti di Sorrento, una delle città più belle della provincia di Napoli. La manifestazione, però, non verrà organizzata nella maniera classica, poiché bisognerà stare attenti a quelli che potrebbero essere gli ultimi colpi di coda del Coronavirus. Sia gli incappucciati bianchi sia quelli neri, che sfilano entrambi il 15 aprile, venerdì santo, dovranno indossare la mascherina come dispositivo di protezione per sé e per le altre persone che parteciperanno alla processione.

“Sarà obbligatoria – ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno il priore dell'Arciconfraternita di Santa Monica, Massimo Fiorentino – ameno che non venga presentato un certificato di negatività al tampone molecolare effettuato nelle 24 ore precedenti. In questo momento non abbiamo ancora certezze”. Anche i componenti del coro del Miserere, che girano per la città a volto scoperto, dovranno portare le mascherine. Sarà questa la cosa più strana e innovativa a cui assisteranno i residenti e i curiosi che giungono da tutta la regione Campania: non è mai capitato in passato che i cantanti sfilassero con la bocca coperta.

Bisognerà porre molta attenzione anche nel momento della vestizione degli incappucciati e dei componenti del coro. Si tratta di circa 500 persone che, solitamente, si riuniscono tutti insieme nei locali della chiesa di Sorrento non riservati alla preghiera. È stata la stessa curia, con una circolare, a vietare l’assembramento in chiesa. I partecipanti alla processione dovranno vestirsi in uno spazio all’aperto, anche se dovrà essere confinato. Lo stesso percorso della processione potrebbe subire alcuni cambiamenti, sempre per evitare di assembrare troppe persone. Ecco perché si sta studiando uno stradario alternativo a quello tradizionale, per evitare i vicoletti più stretti.

Gli organizzatori si augurano, in ogni caso, che non siano posti limiti al numero dei partecipanti, poiché tutti a Sorrento ci tengono ad essere presenti il giorno della processione degli incappucciati.

Commenti