Cronaca locale

Suppletive, il centrodestra si compatta su Guangi

Ieri sera arrivata l'ufficialità: il vicepresidente del consiglio comunale sarà candidato Fi, Lega e FdI al Senato. Sfiderà Ruotolo (Pd-Dema) e Napolitano (M5s)

Suppletive, il centrodestra si compatta su Guangi

È giunta nella serata di ieri l’ufficialità: il candidato del centrodestra alle elezioni suppletive a Napoli per il collegio di Campania 7 al Senato sarà Salvatore Guangi. Forzista, vicepresidente del consiglio comunale del capoluogo campano, Guangi sarà sostenuto dall’intera coalizione composta, oltre che da Forza Italia, anche da Lega e Fratelli d’Italia. Per Guangi si tratterà di una “rivincita”. L’esponente del centrodestra, infatti, era stato già candidato, per la tornata elettorale del 4 marzo del 2018, nel collegio uninominale San Carlo all’Arena in cui era stato eletto, per il Movimento 5 stelle, il compianto professore Franco Ortolani con la percentuale del 53,2%. Guangi si era piazzato al secondo posto, ottenendo 46mila preferenze per il 22,6% dei consensi e sopravanzando di circa 13mila voti (e sei punti percentuali) il candidato del centrosinistra Gioacchino Alfano, fermo al 16,4%.

Con l’ufficializzazione di Guangi si compone il quadro degli sfidanti alle elezioni suppletive che si celebreranno a Napoli il 23 febbraio prossimo. Sono quattro, finora, i candidati ufficiali: al vicepresidente del consiglio comunale di Napoli, infatti, contenderanno l’elezione il giornalista Sandro Ruotolo, espressione della coalizione tra Pd e area De Magistris, il candidato del Movimento 5 stelle, Luigi Napolitano, scelto sulla piattaforma Rousseau all’esito delle parlamentarie e Giuseppe Aragno per la lista Potere al popolo. Resta nel limbo, per il momento, Italia Viva. I renziani non sembrerebbero così entusiasti di sostenere una candidatura, quella di Ruotolo, così vicina al sindaco di Napoli. Gli scontri politici tra l’ex premier e Luigi De Magistris avrebbero reso la situazione troppo tesa per “accettare” l’alleanza imbastita dagli sherpa locali e benedetta dal segretario nazionale dem Nicola Zingaretti. L’ipotesi che Italia Viva si sfili dall’accordo, evitando di suggellare il patto Pd-Dema, non è così peregrina.

Pare invece ammorbidito lo “scontro” tra gli arancioni e il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. L’ex sindaco di Salerno guarda alla ricandidatura per la riconferma nel ruolo e, in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno, ha aperto, seppur con cautela e condizioni ben determinate, a un’alleanza con Dema. “Per quanto mi riguarda massima apertura nei confronti di tutti a due condizioni: civiltà dei rapporti e attenzione ai problemi confronti”.

Intanto nel M5s prosegue la polemica interna. La candidatura di Ruotolo, profilo gradito a tanti militanti pentastellati napoletani e non, potrebbe calamitare su di sé molti consensi a discapito del candidato ufficiale, Luigi Napolitano, incoronato dalle consultazioni online su Rousseau. Di Maio, già nelle scorse ore, ha mostrato la volontà di proseguire lungo la strada della corsa in solitaria ma i mal di pancia iniziano a farsi sentire.

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