Cronaca locale

Tartaruga incastrata in un fusto di plastica salvata a Castellammare

Alcuni cittadini si sono accorti che l’animale era in difficoltà e sono intervenuti tempestivamente

Tartaruga incastrata in un fusto di plastica salvata a Castellammare

Stava per morire, incastrata in un fusto di plastica, sulla spiaggia di Castellammare di Stabia, nel Napoletano, ma lo spirito di iniziativa di alcuni passanti ha consentito alla testuggine di ritornare in mare e salvarsi. La storia di altruismo e umanità è stata resa nota dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. La tartaruga, per un caso fortuito, è rimasta bloccata in una tanica legata ad una corda sulla battigia del lungomare del centro in provincia di Napoli. Alcuni cittadini si sono accorti che l’animale era in difficoltà e sono intervenuti tempestivamente.

Dopo aver tagliato la fune, che stringeva il collo della testuggine e liberate le zampe dalla plastica i soccorritori l’hanno lasciata libera di ritornare in acqua. “Questo – ha detto Borrelli – è uno dei tantissimi motivi per i quali bisogna limitare, quanto più e possibile, l’utilizzo di materie plastiche e, cosa più importante, è non abbandonare tali materiali che danneggiano il nostro ecosistema e rappresentano un pericolo per gli animali marini”. L’esponente politico ha ringraziato i cittadini stabiesi, che con la loro generosità hanno salvato la tartaruga da una morte certa. Già alcune settimane fa altre testuggini erano state liberate dalla stazione zoologica di Napoli "Antonio Dohrn". Anche in quel caso, le tartarughe marine hanno rischiato la vita, tra ami ingeriti e ferite per la plastica. Sono state curate dai veterinari e lasciate libere sulla spiaggia di Ascea Marina di riprendere il largo tra le onde.

La tartaruga comune o tartaruga caretta è la tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo. La specie è diffusa in molti mari del mondo, ma è fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo ed è ormai al limite dell'estinzione nelle acque territoriali italiane. È un animale che si è adattato alla vita acquatica grazie alla forma allungata del corpo, ricoperto da un robusto guscio e alla presenza di “zampe” trasformate in pinne. Alla nascita è lunga circa 5 centimetri. La lunghezza di un esemplare adulto è di 80-140 centimetri, con massa variabile tra i 100 ed i 160 chili.

La testa è grande, con il rostro molto incurvato. Gli arti sono molto sviluppati, specie gli anteriori, e muniti di due unghie negli individui giovani che si riducono ad una negli adulti. Ha un carapace di colore rosso marrone, striato di scuro nei giovani esemplari, e un piastrone giallastro, a forma di cuore, spesso con larghe macchie arancioni, dotato di due placche prefrontali ed un becco corneo molto robusto. Lo scudo dorsale del carapace è dotato di cinque coppie di scuti costali; lo scudo frontale singolo porta cinque placche. Ponte laterale fra carapace e piastrone con tre scudi inframarginali a contatto sia con gli scudi marginali sia con quelli del piastrone.

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