Cronaca locale

"Ti faccio saltare in aria", le minacce alla giornalista Bertone dai Casalesi

Giovanni Cellurale, 50 anni, condannato all’ergastolo, dopo le intimidazioni alla direttrice dei quotidiani Cronache di Napoli e Cronache di Caserta è stato rinviato a giudizio

La giornalista Maria Bertone
La giornalista Maria Bertone

È stato rinviato a giudizio Giovanni Cellurale, 50 anni, affiliato al clan dei Casalesi e condannato all’ergastolo, dopo le gravi minacce rivolte alla direttrice dei quotidiani Cronache di Napoli e Cronache di Caserta, Maria Bertone. Mesi fa Cellurale aveva inviato una lettera in redazione nella quale si rivolgeva direttamente alla giornalista. “Sai, ti stavo pensando. Spero di vero cuore che al più presto uscirò – aveva scritto – così ti faccio saltare in aria. Ora lo dico a tutti, che se qualcuno esce prima di me ti deve sparare dieci colpi tutti in bocca, a te e a tutta la tua razza di merda”. Attualmente l’ergastolano, originario di Aversa, nel Casertano, è rinchiuso nel carcere di Palermo e lì gli è arrivata la notizia del rinvio a giudizio.

I giudici hanno ricostruito la vicenda che ha coinvolto la giornalista Bertone. Le minacce sarebbero arrivate in seguito alla mancata pubblicazione da parte della direttrice di una precedente missiva inviata dall’ergastolano. I redattori di Cronache di Napoli e Cronache di Caserta hanno sempre affermato che quella lettera non è mai giunta sulle loro scrivanie. A suo tempo la giornalista aveva presentato denuncia alla stazione dei carabinieri di Marcianise, città che ospita la redazione dei due quotidiani, e il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica aveva immediatamente attivato un servizio di sorveglianza saltuaria presso il domicilio e il luogo di lavoro della direttrice.

È stata la stessa Bertone, dalle pagine dei suoi giornali, a commentare il rinvio a giudizio di Cellurale. “Ringrazio le forze dell’ordine che mai mi hanno fatto mancare la loro presenza – ha sottolineato la direttrice – il passaggio dell’auto, che sia civetta o d’ordinanza, è assiduo e ci fa sentire protetti. Parlo al plurale perché è chiaro che le minacce di Cellurale non sono solo rivolte a me, ma a tutti i colleghi di Cronache che io mi onoro di rappresentare e con cui lavoro fianco a fianco, per tante ore al giorno, da quattordici anni. Sono i rischi del mestiere, specie quando lo si fa come lo facciamo noi, presenti sui territori e nei fatti in maniera approfondita e capillare”.

Non sono mancati, comunque, come riporta Fanpage, gli attestati di solidarietà nei confronti della Bertone. Sia l’ordine dei giornalisti della Campania sia il sindacato unitario si sono stretti intorno alla direttrice. Anche il Comitato don Peppe Diana, l'associazione che porta il nome del sacerdote di Casal di Principe assassinato dalla camorra nel 1994, ha esternato la piena vicinanza alla giornalista minacciata, così come hanno fatto anche i rappresentanti delle istituzioni.

Parole di sostegno e di conforto sono arrivate anche dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

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