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Alta Velocità interrotta, identificato l'autore dell'incursione

La linea dell’Alta Velocità interrotta nella serata di ieri per presenza di estranei nella galleria e per un allarme bomba. Non si esclude che dietro l’azione ci siano gli anarchici. Nelle ultime ore diffusa la notizia dell'identificazione di una persona che dimorava nel centro sociale "Corsica" di Firenze

Alta Velocità interrotta, identificato l'autore dell'incursione

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Alta Velocità Bologna-Firenze interrotta, inquirenti seguono pista anarchica

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Al momento nessuna pista è esclusa per lo stop dei treni della linea dell’Alta Velocità tra Bologna e Firenze avvenuto nella serata di ieri per controlli tra le località di Idice e San Pellegrino. Gli investigatori seguono con particolare attenzione quella anarchica, anche se al momento non ci sarebbe stata alcuna rivendicazione. Ipotesi che nelle ultime ore si è rafforzata. Poco fa, come riporta Tgcom24, è giunta la notizia della identificazione del presunto autore dell'incursione in galleria. A trovarlo sono stati gli investigatori della Digos della Questura di Firenze e del compartimento della Polfer toscana. In base alle ricostruzioni effettuate dalle forze dell’ordine si tratterebbe di una persona che dimorava nel centro sociale "Corsica" di Firenze, sgomberato nella mattinata di martedì 8 agosto. Si tratterebbe di un militante dell'area anarco-antagonista. L’uomo avrebbe danneggiato le telecamere di videosorveglianza e un armadietto metallico dell'Alta velocità.

La circolazione ferroviaria tra Idice e San Pellegrino, in zona di confine fra Toscana ed Emilia-Romagna, era stata interrotta tra le 19 e le 23.30 di martedì 8 agosto a causa di una segnalazione riguardante la presenza di estranei in galleria e a una telefonata anonima in cui veniva segnalata una bomba. La Polfer e la Digos intervenute sul posto per effettuare controlli non hanno trovato né persone né l’ordigno ma, come racconta il Corriere Fiorentino, hanno rinvenuto due telecamere di sicurezza danneggiate all'ingresso della galleria e una centralina. Pesanti i disagi che hanno subito i passeggeri. Nella notte Trenitalia sul proprio portale aveva annunciato che la circolazione "è tornata regolare dopo l'intervento delle forze dell'ordine. I treni Alta Velocità e Intercity hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 400 minuti. I treni Alta Velocità hanno subito limitazioni di percorso".

Gli investigatori sono al lavoro per capire se quanto accaduto alla linea dell’Alta Velocità possa essere una sorta di "risposta" degli anarchici dopo i due blitz delle forze dell’ordine avvenuti nella giornata di ieri: il già citato sgombero del centro sociale "Corsica" a Firenze che ha portato al sequestro preventivo dell’immobile e a otto persone indagate, e all’operazione della Digos di La Spezia con 4 soggetti ritenuti appartenenti alla galassia anarchica arrestati e altri cinque sottoposti all’obbligo di dimora.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, spiega ancora il Corriere Fiorentino, ci sarebbero state persone non autorizzate lungo la linea Alta velocità tra Bologna e Firenze. Uno di loro si sarebbe avvicinato alla colonnina Sos e da lì avrebbe annunciato la presenza di una bomba. Il macchinista di un treno in transito ha lanciato l’allarme specificando di aver visto delle persone nella galleria. In pochi minuti sul posto sono arrivati gli agenti della Polfer, i tecnici di Rfi e poi anche gli uomini della polizia scientifica che hanno ispezionato con meticolosa attenzione la galleria alla ricerca della presunta bomba.

Dell’ordigno non c’era traccia ma le operazioni delle forze dell’ordine sono durate diverse ore. E ciò ha inevitabilmente prodotto ritardi sul traffico ferroviario. Possibile che nelle prossime ore la Polfer sequestri la colonnina usata per la chiamata. L’obiettivo è quello di cercare eventuali impronte digitali. Al momento vi sarebbe solo un unico elemento certo: la voce di chi ha effettuato la chiamata non ha particolari inflessioni dialettali.

In serata, come spiegato in precedenza, ci sono stati sviluppi nelle indagini con l'identificazione di una persona che dimorava nel centro sociale "Corsica" di Firenze.

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