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“Comanda la mafia dei centri sociali”. Rabbia a Torino per l’ennesimo assalto rosso

I centri sociali hanno cercato di bloccare una manifestazione antidegrado nel quartiere Barriera di Torino: fermati dalle forze dell'ordine, vittime dei soliti insulti

“Comanda la mafia dei centri sociali”. Rabbia a Torino per l’ennesimo assalto rosso

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Sono giornate intense per le forze dell'ordine in tutta Italia, che devono contrastare la furia dei centri sociali. In azioni che sembrano manovrate dall'esterno, in diverse città si assiste ad assalti e azioni di facinorosi, a volte anche minorenni, che tentano di scatenare guerriglie civili per destabilizzare l'ordine e la sicurezza. Torino è tradizionalmente una delle piazze più calde in tal senso: gli studenti dei collettivi rossi, supportati dagli antagonisti, cercano di imporre la propria egemonia e monopolio sulla città. In nome di una democrazia distorta, in base alla quale non deve esistere dialogo ma un pensiero unico, nel capoluogo sabaudo i centri sociali e i collettivi hanno cercato di bloccare il volantinaggio di un gruppo studentesco di destra.

L'intervento delle forze dell'ordine in difesa, loro sì, della vera democrazia che invoca il pluralismo, ha scatenato la rabbia dei rossi e comunisti, come si definiscono loro stessi, che hanno attaccato le divise. La reazione della polizia, come spesso accade, ha fatto gridare al fascismo da parte dei collettivi e centri sociali, che evidentemente vorrebbero godere della massima libertà di assalto, senza conseguenze. Tutto questo è accaduto al Campus Einaudi, da dove ieri sera è partita un'altra manifestazione, organizzata dagli stessi soggetti, che hanno raggiunto una manifestazione antidegrado e antispaccio nel quartiere Barriera di Milano, organizzata dai comitati di quartiere a cui hanno partecipato esponenti della Lega e l'assessore regionale alla sicurezza Fabrizio Ricca.

L'obiettivo? Ovviamente impedire che i cittadini manifestassero il loro sdegno per le condizioni in cui versa la zona a causa degli extracomunitari e degli sbandati che hanno reso il quartiere insicuro e invivibile. Sono stati lanciati fumogeni e qualche oggetto da parte dei rossi ma le forze dell'ordine hanno controllato la situazione, tenendo separate le due manifestazioni e impedendo ogni tipo di contatto. Vivere in città in cui esistono questi gruppi pronti all'assalto per tutelare il degrado è inconcepibile nell'Italia del XXI secolo, tanto più sapendo che sono spalleggiati da partiti di sinistra che per anni li hanno coccolati e ora ne sono la stampella morale.

"Evidentemente a Torino comanda la mafia dei centri sociali se in un quartiere i residenti, che erano già scesi in centinaia qualche settimana fa per denunciato il degrado, non posso manifestare contro spaccio, degrado e risse, mentre loro fanno quello che vogliono", è il commento amaro di Matteo Rossino, tra i promotori dell'iniziativa antidegrado. Stavolta non si sono verificati incidenti e non si sono registrati feriti tra le forze dell'ordine, come invece è accaduto a Firenze, ma la situazione in Italia sembra essere fuori controllo.

Anche a Torino non sono mancati soliti insulti alle forze dell'ordine, con deturpamento di bene pubblico.

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