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Il fantoccio della Meloni e le bandiere bruciate: il solito odio dei centri sociali

Hanno criticato la revisione del Reddito di cittadinanza che offre maggiori possibilità di lavoro e bruciato le bandiere e Usa e Nato: i soliti centri sociali snaturano il giorno dedicato al lavoro

Il fantoccio della Meloni e le bandiere bruciate: il solito odio dei centri sociali

Primo maggio di violenze a Torino, dove si sono verificati disordini durante il corteo che si è snodato nel centro cittadino. Diversi gli spezzoni che hanno partecipato, molti di questi coordinati dai centri sociali e dai collettivi studenteschi. Infatti, il risultato è stato un corteo che ha perso la sua naturale connotazione, che considerando la giornata dovrebbe essere il lavoro, trasformandosi nel solito circo dell'estrema sinistra capace solo di minacciare e di insultare. Non è un caso che a creare maggiori problemi durante la manifestazione sia stato proprio lo spezzone sociale, quello dei centri sociali. Mentre nelle retrovie di bruciano le bandiere e si intonano canti a tratti offensivi, in testa a guidare il serpente di persone partito da piazza Vittoria c'è il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

Durante il corteo sono stati esposti diversi fantocci (guarda la gallery). Tra questi, anche uno con le sembianze di Giorgia Meloni, raffigurata con il braccio alzato nel saluto fascista. Cì poi quello che raffigura Ignazio La Russa con un manganello in pugno ma ce ne sono diversi, tutti raffiguranti esponenti di questo esecutivo, tra i quali anche Matteo Piantedosi. Ma non è tutto, perché una volta giunti in piazza San Carlo, gli stessi personaggi hanno pensato bene di bruciare le bandiere degli Stati Uniti e della Nato durante i comizi del cosiddetto spezzone sociale, che è arrivato quando si sono esauriti gli interventi istituzionali.

"Il primo motivo per cui siamo qui è dire 'No' alla guerra imperialista in Ucraina. Siamo contro l'invio di armi e siamo anche contro le sanzioni, che colpiscono i lavoratori e i disoccupati russi ma non i miliardari, che continuano a fare ciò che vogliono", ha detto uno speaker. Da queste parti, quindi, si chiede la resa dell'Ucraina e a vittoria della Russia, che secondo il loro punto di vista andrebbe lasciata libera di governare sull'Ucraina. Nel corso degli interventi dal palco sono state rivolte critiche anche al governo Meloni per "la cancellazione del reddito di cittadinanza" e le misure tendenti alla "precarizzazione" del lavoro. In piazza San Carlo c'erano attivisti e militanti di Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Sinistra anticapitalista, Autonomia-Contropotere, No Tav, Si-Cobas.

A stretto giro è arrivata la condanna di Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d'Italia: "Alcuni cortei più che per il lavoro stanno manifestando contro il governo a prescindere, senza far mancare vergognosi atti estremi da condannare come quelli di Torino. Tra tutti però la dice lunga il fantoccio con cui hanno ritratto il premier. È offensivo non solo per il modo in cui viene ritratto, con tanto di braccio teso, ma per il fatto che anziché chiedere più lavoro si contesti la scelta della cancellazione del reddito di cittadinanza, un clamoroso fallimento sul piano occupazionale".

L'esponente del partito di governo ha evidenziato come "ci sono frange della sinistra che evidentemente festeggiano se il lavoro non c'è e contestano quando il Governo è all'opera per continuare a creare le condizioni di maggiore occupazione, mentre arrivano segnali positivi sulla crescita".

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