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"Mancano Sicilia e Sardegna": bufera sul logo dell'Italia alla fiera di Vienna

Infiamma la polemica per lo stand della Calabria alla Fiera delle vacanze a Vienna. Scompaiono Sicilia e Sardegna. La reazione delle amministrazioni locali

"Mancano Sicilia e Sardegna": bufera sul logo dell'Italia alla fiera di Vienna

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Infiamma la polemica per il logo dell'Italia comparso allo stand della Calabria all'edizione 2024 della Fiera delle vacanze a Vienna. Nel logo, infatti, compare una raffigurazione stilizzata dello Stivale, ma senza le due principali isole, vale a dire Sicilia e Sardegna. La Ferien-Messe Wien è la fiera internazionale dedicata alle vacanze e al tempo libero più nota in Austria, ed ospita più di 700 espositori provenienti da tutto il mondo.

Anche l'Italia ha inviato alcune sue rappresentanze, ossia Calabria, Veneto, Friuli Venezia Giulia e alcune realtà siciliane. Purtroppo però un evento che avrebbe dovuto dare lustro al nostro Paese ha generato un'accesa discussione che fatica ad esaurirsi.

L'Italia senza le isole

Non è piaciuto lo stand della Calabria in cui compare l'Italia senza Sardegna e Sicilia. L'immagine, che riporta le scritte "Italien" e "Calabria straordinaria", oltre che l'amato tricolare, presenta un'assenza imperdonabile e che non è passata inosservata. Non si sono fatti attendere i commenti amareggiati dei massimi rappresentanti delle due Regioni dimenticate.

"Sono profondamente delusa e sorpresa nel vedere che due intere regioni, Sardegna e Sicilia, sono state escluse dal logo che rappresenta l'Italia nello stand della Calabria alla Fiera delle Vacanze di Vienna", ha scritto su Facebook la governatrice in pectore della Sardegna Alessandra Todde. "Non si tratta solo di un disguido grafico, ma di una colpevole omissione che dimentica la nostra identità e il contributo delle due isole maggiori alla cultura e alla bellezza del nostro Paese. Chiedo un chiarimento immediato e un correttivo da parte degli organizzatori e vi assicuro che darò seguito a queste parole con azioni concrete per garantire il giusto riconoscimento e la considerazione che la Sardegna e la Sicilia meritano ogni volta che si porta nel mondo l'immagine dell'Italia", ha aggiunto.

Stessa reazione da parte dei rappresentanti della Sicilia. "Oggi la Calabria ha sancito la secessione di Sicilia e Sardegna dal resto d'Italia", ha commentato l'assessore regionale al turismo della Sicilia Elvira Amata (FdI). Gli stessi sindaci di Erice (Trapani), Sortino (Siracusa), Noto (Siracusa) e Piazza Armerina (Enna), presenti fra l'altro alla Fiera, hanno fatto sentire la loro voce. "Non è ammissibile che in una Fiera così importante per il turismo internazionale vi sia il padiglione della Calabria che tagli di netto le due isole principali della Sicilia e della Sardegna: in un momento in cui si tenta di avviare una politica nuova sul turismo nazionale e regionale crediamo che questo non sia ammissibile, è un atto di scorrettezza istituzionale e chiediamo agli organi competenti di intervenire", hanno dichiarato ai microfoni di SkyTg24.

"Vedere questa immagine all'estero sicuramente ci mortifica e chiediamo agli organi nazionali di programmare una promozione dell'Italia a trecento sessanta gradi", ha affermato Vincenzo Parlato, sindaco di Sortino. "Si diceva l’Italia finisce a Bari, in realtà qui non è una provocazione", è stato il commento ironico e amaro dei sindaci.

"Una gaffe macroscopica che danneggia l'immagine delle due isole e dei suoi operatori turistici, ma è anche la plastica dimostrazione della facile disattenzione nei confronti delle due isole, che, per un verso o per l'altro, sono spesso e volentieri penalizzate", ha tuonato anche Nuccio Di Paola, coordinatore in Sicilia del Movimento 5 Stelle.

L'incresciosa mancanza

"Probabilmente è una gaffe degli organizzatori. Ciò però fa presagire che probabilmente ci sia poca attenzione verso le due regioni italiane, che per antonomasia, sono le regine del turismo, soprattutto estero, in Italia. Dispiace far notare questa incresciosa mancanza che sicuramente danneggia la nostra regione, e specialmente gli operatori turistici siciliani. Chiedo formalmente al ministero del turismo italiano di non assecondare quanto accaduto facendo sentire la voce del governo affinchè ciò non accada più", ha dichiarato Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega, come riportato da PalermoToday.

"La Calabria cancella i suoi principali competitor: concorrenza sleale o errore di stampa? A quanto si apprende dalle agenzie di stampa nel logo che rappresenta l'Italia nello stand della Calabria alla Fiera delle Vacanze in corso a Vienna, mancano la Sicilia e la Sardegna.

A fronte di centinaia di migliaia di euro spesi per la promozione o siamo di fronte a dei dilettanti o a dei geni della comunicazione", ha invece attaccato il sindaco di Messina Cateno De Luca.

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