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L'epidemia di obesi. "Oltre un miliardo in tutto il mondo". Boom tra i bambini

L'allarme dell'Oms, che conia il termine "globesity". I minori in grave sovrappeso sono passti dai 31 milioni del 1990 ai 160 nel 2022. In Italia ne soffre un adulto su due

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Non si possono alzare da tavola se non hanno «pulito il piatto». Ma se chiedono il bis, li etichettiamo subito come «buone forchette». Cioccolato e McDonald`s per premiarli, minestrone di verdure come sacrificio da compensare con un dolcetto. Ci credo che poi i bambini crescono con un rapporto alterato con il cibo. Aggiungici che molti fanno poco sport, si ammazzano di videogiochi, stanno poco all`aperto. E vengono accompagnati in macchina ovunque.

L`obesità è in crescita: il numero dei bambini con problemi di sovrappeso è quattro volte più alto rispetto a 30 anni fa. E tra gli adulti la situazione non migliora: un italiano su due è obeso. Stiamo parlando almeno di 25 milioni di persone. Tra loro potenziali diabetici, cardiopatici, malati cronici a carico del sistema sanitario.

L`emergenza non è da sottovalutare. L`Oms ha coniato una nuova parola, Globesity, per raccontare il fenomeno globale dei malati di cibo: un`epidemia, dicono gli esperti, alla base di uno dei fattori più comuni di mortalità (5 milioni di morti all`anno in tutto il mondo).

Attualmente, sono 800 milioni le persone obese e, restringendo il campo all`Europa e ancora di più all`Italia, rileviamo che nel nostro Paese gli adulti in sovrappeso sono il 46%, percentuale significativa, ma comunque la più bassa tra i Paesi dell`Unione Europea.

Perchè si mangia male? Da considerare c`è anche il fattore economico. Le famiglie sono in difficoltà, soprattutto quando in famiglia ci sono più figli. E allora la sera costa meno mettere in tavola un piatto di pasta anzichè carne, pesce e verdure.

Idem per le mense nelle scuole, che, pur cercando di calibrare i menù, si sbilanciano quasi sempre a favore di carboidrati, pasta o prodotti da forno.
«È un`emergenza sociale - commenta la presidente della Società italiana di Pediatria, Annamaria Staiano - L`obesità è un modello precursore di malattie croniche, come diabete, malattie cardiovascolari etc, che il Servizio Sanitario Nazionale deve affrontare in epoche successive della vita. Occorre investire maggiormente sulla prevenzione, a cominciare dall`educazione sanitaria nelle scuole».

Alcuni paesi puntano sulle tasse sugli alimenti spazzatura e sulle bibite, altri - come l`Inghilterra - stanno per introdurre i menù con l`indicazione delle calorie. In alcune scuole italiane stanno per arrivare i contapassi, per spronare i ragazzi a camminare di più.

L`Oms sta promuovendo un pacchetto di misure: norme sulla commercializzazione dannosa di alimenti e bevande destinate ai bambini, politiche alimentari nelle scuole, comprese iniziative per regolamentare la vendita di prodotti ad alto contenuto di grassi, zuccheri e sale in prossimità delle scuole; politiche fiscali e di prezzo per promuovere diete sane; politiche di etichettatura nutrizionale; campagne di educazione e sensibilizzazione a un`alimentazione sana e all`esercizio fisico; standard per l`attività fisica nelle scuole; integrazione dei servizi di prevenzione e gestione dell`obesità nell'assistenza sanitaria di base.

«L`obesità è un problema di salute globale e richiede la massima attenzione - commenta il ministro alla Salute Orazio Schillaci - L`impegno comune è quello di garantire un accesso equo alle migliori cure disponibili e di offrire un sostegno completo attraverso un approccio multidisciplinare.

Altrettanto importante è agire sul fronte della prevenzione».

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