Cronaca nera

"Non ho fatto benzina". La fuga e il sospetto su Filippo: qualcuno lo copre?

L'auto di Turetta sarebbe stata avvistata a San Candido, in Alto Adige, e potrebbe aver sconfinato in Austria. I parenti di Giulia hanno lanciato un appello ai ragazzi affinché facciano ritorno a casa

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Da sabato sera, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, entrambi 22enni ed ex fidanzati, hanno fatto perdere le tracce, ma ogni giorno ci sono aggiornamenti sugli spostamenti dell’auto a bordo della quale sono stati visti per l’ultima volta insieme. La Fiat Punto nera di Filippo è stata avvistata nella mattinata di mercoledì intorno alle 9.30, non distante da San Candido, in Alto Adige. Data la stretta vicinanza della località altoatesina all’Austria, non si può escludere che l’auto abbia già superato il confine e i due ragazzi, se si presume che siano loro a guidarla, starebbero continuando la loro fuga all’estero. Proprio perché tale congettura è plausibile, gli uomini delle forze dell’ordine italiane sono in contatto con i loro colleghi austriaci e con quelli di altri Paesi.

Secondo le ricostruzioni, la Fiat Punto di Filippo avrebbe percorso circa 500 chilometri per almeno cinque giorni spostandosi per tre regioni quali Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige; adesso potrebbe essere in terra straniera. La cosa che insospettisce gli inquirenti è che, forse, la fuga sarebbe stata pianificata e che qualcuno li stia aiutando. A supporto di tale ipotesi, il fatto che per cinque giorni non sono stati effettuati pagamenti con le carte di credito dei ragazzi e sembra che non si siano neanche fermati a fare benzina in qualche stazione di servizio

La storia che ormai tiene l’Italia con il fiato sospeso da giorni, riguarda due studenti di ingegneria biomedica all’Università degli Studi di Padova, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, che per un certo periodo hanno anche avuto una relazione amorosa. Nel corso dell’estate, i due 22enni si sono lasciati e a mettere fine alla loro storia è stata Giulia, mentre Filippo avrebbe molto sofferto a causa di ciò. Nonostante la separazione, i due sono rimasti in buoni rapporti e ogni tanto uscivano insieme come quella sera misteriosa dell’11 novembre.

Nel tardo pomeriggio di sabato scorso, Filippo ha lasciato il suo paese per recarsi in macchina a Vigonovo (Venezia) dove abita Giulia, per poi andare insieme in un centro commerciale a Marghera, sempre in provincia di Venezia, perché Giulia voleva comprare un paio di scarpe per la seduta di laurea programmata per la giornata di giovedì. Intorno alle 20, gli ex fidanzati hanno cenato nel McDonald interno al centro commerciale e alle 22.43 Giulia ha mandato l’ultimo messaggio dal suo cellulare a sua sorella Elena. Alle 23.15, i due giovani sarebbero tornati a Vigonovo e qui un vicino di casa di Giulia li avrebbe visti litigare e avrebbe anche sentito lei urlare. Alle 23.30 le telecamere di videosorveglianza del Comune di Fossò hanno immortalato la macchina di Filippo in un’area industriale e lunedì mattina, gli operai hanno trovato delle chiazze di sangue davanti all’ingresso dei capannoni. La stessa notte, la Punto è passata per il Friuli: “C'è stato un unico rilevamento di targa in orario notturno in provincia di Pordenone, pochissime ore dopo la scomparsa” hanno confermato i carabinieri. Il passaggio della Punto è stato registrato anche a Ospitale, nel Bellunese, domenica mattina alle 9.07. Mercoledì è giunta la segnalazione da San Candido.

Secondo i familiari di Giulia, Filippo potrebbe aver rapito la ragazza per impedirle di laurearsi dato che lui era in ritardo con gli esami e questa cosa lo faceva soffrire. Lo zio di Giulia ha spiegato: “Pensiamo che Filippo abbia fatto questo per laurearsi negli stessi tempi e non vederla andare via. Va bene comunque, si laureerà un po' più avanti, deve sapere che non c'è nessun problema. Basta che tornino tutti e due, faremo una festa per entrambi.

Anche Filippo merita di fare la sua festa con noi e Giulia”.

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