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Omicidio Ramelli, procura apre inchiesta sui saluti romani alla commemorazione

Il corteo del 29 aprile in ricordo di Sergio Ramelli si è concluso con il rito del "presente" e il saluto romano: la procura di Milano apre un'inchiesta

Omicidio Ramelli, procura apre inchiesta sui saluti romani alla commemorazione

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Nella serata di lunedì 29 aprile, circa 1500 persone sono partite in corteo a Milano verso via Paladini, dove si trova la lapide in memoria di Sergio Ramelli e il murales a lui dedicato. Una commemorazione che si rinnova ogni anno per non dimenticare il giovane studente vicino agli ambienti del Fronte della gioventù, ucciso nel 1975 da un gruppo di coetanei di estrema sinistra, legati ad Avanguardia Operaia, poi condannati. Il corteo è stato presidiato da un massiccio dispositivo di sicurezza predisposto dal questore di Milano Giuseppe Petronzi. Giunti davanti alla tarda di Ramelli, i presenti hanno effettuato il rito del "presente", con il saluto romano e ora la procura di Milano ha aperto un fascicolo, nonostante non ci siano margini di reato, come dichiarato dalla Cassazione.

Per il momento si tratta di un fascicolo modello 45, registro degli atti non costituenti notizia di reato, ed è incentrato principalmente sul saluto romano. L'indagine è stata aperta a seguito delle annotazioni delle forze dell'ordine. Il rito del "presente" che è stato effettuato ieri è una tradizione di questo genere di commemorazioni, che si effettua con la ripetizione per tre volte dell'urlo "presente" con il braccio destro teso. Un altro fascicolo, sempre modello 45, è stato aperto dalla procura di Milano, dopo che una cinquantina di militanti di estrema destra hanno commemorato, il 27 aprile i morti della Repubblica sociale italiana al Campo X del cimitero Maggiore. Anche questa è una tradizione, che però quest'anno si è svolta senza il cerimoniale tradizionale del "presente" e del saluto romano. La cerimonia si è chiusa con la benedizione di tutte le tombe dei repubblichini e il suono del silenzio d'ordinanza.

Nelle ore precedenti il corteo, nel pomeriggio, a Milano c'è stata la commemorazione ufficiale per Sergio Ramelli, che ha visto la partecipazione del sindaco Beppe Sala e del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Gli esponenti istituzionali hanno deposto le corone d'alloro sulla targa di Ramelli agli omonimi giardini di via Pinturicchio e, successivamente, sulla targa in ricordo di Pedenovi in viale Lombardia. "Quegli anni sono stati anni veramente terribili. In particolare l'omicidio di Ramelli era stato molto grave. Poi il tempo restituisce dimensioni e anche una visione corretta delle cose. In maniera bipartisan credo che la memoria di Ramelli sia stata ricordata", ha detto il sindaco di Milano. "Io ci ho sempre tenuto a questo momento, non solo perché è giusto, ma anche perché tutte le nostre storie personali, di quelli della mia generazione, sono state attraversate da quei momenti.

Io me li ricordo bene quegli anni e sono stati anni terribili", ha aggiunto.

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