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Sì alla Ferragni, no agli europarlamentari di centrodestra: il doppiopesismo del Pd agli Uffizi

A Firenze, il sindaco Pd non ha gradito la visita agli Uffizi degli europarlamentari di centrodestra, parlando di "operazione di marketing". E la Lega ha risposto a tono, ricordando i toni entusiastici con cui lo stesso primo cittadino aveva salutato la visita privata di Chiara Ferragni qualche tempo fa

Il vice-premier Matteo Salvini insieme al direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt
Il vice-premier Matteo Salvini insieme al direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt

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Sì a Chiara Ferragni, no agli europarlamentari di centrodestra: il doppiopesismo del Pd agli Uffizi

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Perché lo stesso primo cittadino che ha bollato la visita agli Uffizi di alcuni europarlamentari di destra come "operazione di marketing" aveva rigettato le medesime accuse dinanzi alla scorsa visita di Chiara Ferragni ai musei fiorentini? Questa la "stoccata" della Lega al Partito Democratico, per una polemica in corso a Firenze che per molteplici motivi appare destinata a durare. Intanto perché in queste ore il capoluogo toscano sta ospitando la convention "Free Europe", che secondo quanto riporta il quotidiano La Nazione ha fatto registrare il tutto esaurito. Fra gli ospiti internazionali della rassegna ci sono Jordan Bardella per il Rassemblement National, Tino Chrupalla per l’AfD, George Simion, il leader dell’Alleanza per l’Unione dei rumeni, e Kostadin Kostadinov, il leader di Revival (il partito ultranazionalista bulgaro).

Una manifestazione che l'amministrazione Pd aveva duramente criticato sin dall'inizio, non senza scivolare su qualche buccia di banana. Il sindaco "dem" Dario Nardella aveva poi accolto favorevolmente l'annuncio delle forze di sinistra di mettere in piedi una serie di iniziative di protesta, pur vestendo poi i panni del pompiere ed invitando i manifestanti ad evitare atteggiamenti violenti. Ma si era tuttavia scagliato contro la visita privata organizzata agli Uffizi per gli europarlamentari partecipanti al Free Europe. Alla vigilia dell'elenco, il direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt (potenziale candidato del centrodestra alle prossime comunali, ndr) ha infatti accompagnato il vice-premier Matteo Salvini e alcuni esponenti del centrodestra europeo a visitare i capolavori del museo fiorentino. E Nardella non ha gradito: "Ancora una volta gli Uffizi che sono simbolo di cultura, di apertura, di internazionalità, universalità, vengono piegati a operazioni di marketing politico", il suo commento.

La replica della Lega non si è fatta attendere: l'europarlamentare Susanna Ceccardi ha ricordato le polemiche quando a visitare gli Uffizi con Schmidt fu proprio l'influencer di Cremona. "Quando Chiara Ferragni visitò gli Uffizi e qualcuno criticò la presunta "operazione di marketing", Nardella e il PD dissero: “Ben venga chiunque voglia supportare la nostra cultura e condividere con il resto del mondo i tesori di Firenze” - il pensiero dell'esponente del Carroccio - adesso che una delegazione di europarlamentari democraticamente eletti in tutta l’Unione Europea visita gli Uffizi, lo stesso Nardella grida allo scandalo e chiama in piazza i centri sociali.

Un atteggiamento curioso ma non c’è da stupirsi: il sindaco di Firenze ci ha ormai abituato a repentine giravolte, dal Cpr a al sostegno alle correnti del suo partito”.

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