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Storytelling ed empatia: la lezione di Sara Melotti per la Newsroom Academy

Sara Melotti, 35 anni, è fotogiornalista e travel blogger e sarà tra gli ospiti della prossima edizione della Newsroom Academy

Storytelling ed empatia: la lezione di Sara Melotti per la Newsroom Academy

Sara Melotti, 35 anni, è fotogiornalista e travel blogger e sarà tra gli ospiti della prossima edizione della Newsroom Academy su come diventare reporter condotta da Daniele Bellocchio. Già fotografa di moda tra Stati Uniti e Regno Unito, da diversi anni viaggia il mondo in cerca di scatti e storie che meritano di essere raccontate. Con lei parliamo della sua esperienza e delle sfide che attendono la professione del reporter.

Cosa ti ha spinta a diventare reporter? Come hai cominciato a innamorarti della professione giornalistica?

“Dopo una carriera avviata nella fotografia di moda un giorno ho capito che stavo sprecando la mia vita contribuendo ad alimentare una macchina infernale che crea standard di bellezza tossici, irreali e irraggiungibili. Ho mollato tutto e ho iniziato a viaggiare per un progetto fotografico personale chiamato ‘Quest For Beauty’ tramite il quale fotografavo le donne che incontravo per strada chiedendo loro “cos’è la bellezza?”. Viaggiando la mia curiosità e l’amore per il mondo sono cresciuti esponenzialmente, ho capito che c’erano infinite storie che meritavano di essere raccontate ed ho iniziato a documentare quello che vedevo. Credo che la parola più adatta per descrivere quello che faccio sia storyteller più che giornalista. Non sono a caccia di notizie ma di storie e esperienze, viaggio cercando di entrare più a fondo possibile nelle culture e nelle realtà che incontro e poi le racconto nella maniera più onesta e umana possibile; racconto usando la fotografia, il video e la scrittura e lo faccio con un punto di vista molto personale, parlando anche di quello che ho sentito (interiormente) oltre che a quello che ho visto”.

Il tuo lavoro di fotogiornalista e documentarista ti ha portato in angoli remoti del mondo a raccontare varie storie umane molto complesse. Qual è il potere delle immagini nel trasmettere messaggi e conoscenza?

“Le immagini sono uno strumento molto potente, hanno il potere di di toccare le coscienze ma anche di plasmare e distorcere la percezione che abbiamo della realtà. Per questo chi fa il nostro mestiere ha una grande responsabilità: far vedere la realtà per quella che è. Etica ed onestà dovrebbero sempre stare alla base della documentaristica”.

Sara Melotti

Sara Melotti sarà tra gli ospiti del corso della Newsroom Academy "Diventa reporter ora" di Daniele Bellocchio.
Fotografa, documentarista, videomaker, scrittrice: spiegherà come raccontare storie oggi, tramite i social media valorizzando al massimo il racconto e le persone che si incontrano.
Per info e domande sul corso scrivere una mail ad academy@ilgiornale-web.it o chiamare il numero 028566445

Nei tuoi reportage hai raccontato storie complesse di profughi, problemi giovanili, dipendenze da droghe. Quali sono le esperienze che ti hanno maggiormente toccata?

“Ogni storia lascia dei segni abbastanza indelebili, quella che mi ha lasciato dei veri e propri solchi dentro è stata l’esperienza nei campi per sfollati interni dell Kurdistan iracheno. Il focus del progetto era sugli adolescenti che, oltre ad aver perso la casa e membri della famiglia in seguito agli attacchi dell’ISIS, ora si ritrovano a vivere nei campi, in condizioni veramente difficili, e per colpa di una serie di assurdità burocratiche molti di loro sono impossibilitati a continuare gli studi (l’unica istruzione a cui hanno accesso è quella informale che non conseguisce titoli di studio riconosciuti dal governo). A molti di questi ragazzi è stato letteralmente strappato il futuro, di conseguenza i problemi di salute mentale divampano in maniera allarmante. Ho parlato con diversi ragazzini che hanno tentato più volte il suicidio perchè non vedono via d’uscita alla situazione in cui si trovano. Per quanto cerchi di fare il tuo lavoro e mantenere un distacco sano, a volte è molto difficile non assorbire il dolore altrui”.

In che misura il giornalismo e il racconto dal campo possono, a tuo avviso, essere valorizzati in un’era in cui il giornalismo vive sull’onda del minuto e dei flussi di agenzia?

“Sinceramente non so se ho una risposta. Bisogna smetterla di fare sensazionalismo e tornare a quelle che dovrebbero essere le basi del giornalismo: verità, onestà, indagine. C’è bisogno di un giornalismo lento, che si prenda il tempo di andare a fondo nelle storie (anche se ciò porta meno clicks). Finchè non cambia il business model non vedo molti modi per cui il lavoro di chi ha voglia di lavorare bene, sopratutto sul campo, possa essere valorizzato”.

Quali pensi siano i “ferri del mestiere” con cui si deve interfacciare un reporter in erba al giorno d’oggi?

“Ripeto, io sono sono una “reporter” un po’ atipica in quanto indipendente e multimediale: lavoro principalmente con e grazie ai social (in particolar modo Instagram e Youtube) grazie ai quali posso raggiungere tantissime persone usando la forma narrativa che preferisco. Oltre ovviamente all’attrezzatura (se parliamo di reportage video o fotografico) credo che un utilizzo intelligente ed innovativo dei social, sia ormai necessario e fondamentale per un reporter freelancer oggi”.

La Newsroom Academy mira a creare competenze e rapporti tra giovani professionisti. In che misura “fare rete” può aiutare a plasmare i reporter di domani?

“L’esperienza è sempre la migliore maestra ma “fare rete” e confrontarsi con i propri “peers” è utile alla crescita professionale e umana, sopratutto all’inizio quando tutto è nuovo e non si sa bene in che direzione muoversi. Non sono una grande fan della competizione, credo che sul lungo termine sia molto più sano e utile supportarsi a vicenda e crescere insieme”.

Ci sarai anche tu al corso per diventare reporter di Daniele Bellocchio. E in particolare la tua lezione si intitola proprio "Il reporter e i social media". Puoi darci qualche anticipazione dei consigli, suggerimenti che darai agli iscritti?

"Durante il mio intervento affronterò tutto quello che riguarda lo storytelling sul campo attraverso i social.

Oggi il profilo instagram di un singolo individuo può bypassare i “gatekeepers” (i media) raggiungendo indipendentemente decine o addirittura centinaia di migliaia di persone; ma come si racconta una storia in maniera autentica, empatica, e allo stesso tempo capace di catturare l’attenzione di chi dall’altro lato dello schermo è già saturo di contenuti veloci e superficiali? Cercherò di rispondere a questa domanda dando anche degli strumenti pratici (sopratutto per quanto riguarda l’aspetto visivo visivo) per creare dei contenuti di spessore e che non passino inosservati."

PER INFO SUL CORSO "DIVENTA REPORTER ORA": chiama il numero 028566445 o scrivi una mail ad academy@ilgiornale-web.it

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