Politica

Nel Cremonese

CremonaIn auto ubriaco fradicio, piomba su quattro ragazzini che stanno procedendo per la loro strada sulla corsia opposta, ne ammazza uno e riduce un altro in coma. Si ferma 500 metri più in là e quando la polizia stradale di Cremona lo arresta per omicidio colposo in seguito a guida in stato di ebbrezza, ancora con l'alito che puzza di alcol e 2,02 grammi di alcool per litro di sangue accertati dichiara: «Può succedere». L'investitore, Cristiano Legramandi, 35 anni, di Castelgabbiano come i ragazzini, di professione imprenditore, aveva già un precedente analogo. Nel 2005 aveva subito la sospensione della patente proprio per guida in stato di ebbrezza.
È accaduto tutto a Vidolasco, frazione di Casale Cremasco. Mancano cinque minuti alla mezzanotte. I quattro giovanissimi, di età compresa tra i 16 e i 17 anni, stanno tornando a Castelgabbiano dopo aver passato la serata all'oratorio di Sergnano. Procedono tranquilli e ordinati in fila indiana con i fari accesi. L'imprenditore arriva dalla direzione opposta. Ha appena lasciato Castelgabbiano a bordo della sua Mercedes Classe A grigia. Lo precede una Opel Astra che secondo lui va troppo piano. Decide di sorpassarla. La provinciale è di quelle secondarie, stretta a unica carreggiata, due corsie e doppio senso di marcia. È nel momento del sorpasso che, nella direzione opposta, arrivano i quattro ragazzi.
Il trentacinquenne perde il controllo della vettura: evita il primo della fila, sfiora il secondo , butta a terra il terzo provocandogli lesioni talmente gravi da obbligarlo a due operazioni in meno di 24 ore,tra un polmone perforato e danni serissimi agli arti inferiori. L'ultima della fila ha 17 anni, si chiama Linda Scaburri: muore sul colpo travolta in pieno dopo essere volata sul parabrezza della vettura. L'auto dell’investitore si ferma dopo 500 metri, con seri problemi al radiatore e uno pneumatico bucato. Se non ci fossero stati i poliziotti a portarlo via velocemente dal luogo dei fatti, l'uomo avrebbe rischiato il linciaggio. La Stradale non gli contestato l'omissione di soccorso perchè si è bloccato alla prima piazzola di sosta incontrata e poi è tornato a piedi sul luogo dell'incidente. Ora Legramandi si trova nel carcere di Cremona, in attesa dell'interrogatorio del magistrato titolare delle indagini.
E tornano alla mente incidenti analoghi, sempre con vittime ciclisti travolti da auto con alla guida ubriachi. Era solo un mese fa quando, in provincia di Imperia, un albanese ubriaco, Artan Krasniqi, ha investito a bordo della sua Peugeot307 due ciclisti che percorrevano la strada provinciale 453 tra Pieve di Teco e Ranzo. Una donna, Nicolina Bruzzone, 46 anni, è rimasta uccisa, mentre Enrico Bontempo, 52 anni, medico cardiologo, è rimasto ferito gravemente. L'automobilista, sottoposto ad alcol test, due ore circa dopo il tragico incidente, aveva un tasso alcolico nel sangue pari a 1,58 grammi per litro. Dopo l'incidente l’immigrato, che viaggiava in compagnia di altri due suoi connazionali, è scappato a piedi: pensava di farcela a sfuggire alla giustizia italiana. Lo scorso maggio a Porto Torres un altro ubriaco fradicio al volante (2,2 grammi per litro): Antonio Scanu di 36 anni, ha agganciato e ucciso, con la sua Grande Punto, una donna che all'alba stava andando al lavoro in bicicletta.

Sull'asfalto nemmeno i segni di una frenata.

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