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Dopo il "no" alle Olimpiadi Alemanno torna alla carica: "Ora affrontare il Giubileo"

Dopo il "no" alla candidatura ai Giochi olimpici del 2020, il sindaco di Roma ha chiesto un incontro a Monti per affrontare il Giubileo del 2025: "Servono infrastrutture"

Dopo il "no" alle Olimpiadi Alemanno torna alla carica: "Ora affrontare il Giubileo"

Dopo il "no" alla candidatura ai Giochi olimpici del 2020, il sindaco di Roma Gianno Alemanno torna alla carica. La Capitale dovrà infatti affrontare una scadenza che non può essere né rinviata né revocata: il Giubileo del 2025. Proprio per questo motivo il primo inquilino del Campidoglio ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Mario Monti per chiedere al governo "un incontro di natura programmatica".

"L'inattesa decisione del Consiglio dei ministri di non appoggiare la candidatura di Roma Capitale a sede dei Giochi Olimpici ci costringe a modificare profondamente le prospettive di sviluppo della nostra città - ha sottolineato Alemanno - il nostro progetto avrebbe messo in moto 9,8 miliardi di finanziamenti". Nella lettera inviata oggi a Palazzo Chigi Alemanno ha invitato il Professore a verificare le politiche compiute dall'amministrazione comunale "in termini di razionalizzazione della spesa e di eliminazione degli sprechi", approvare il secondo decreto di Roma Capitale e aggiornare il piano strategico di sviluppo della città già approvato lo scorso anno dalla Giunta in vista delle Olimpiadi 2020 e che dovrebbe essere aggiornato in vista del Giubileo. Alemanno ha poi chiesto a Monti di riconoscere il secondo polo turistico di Roma come "distretto turistico balneare, da inserire nelle strategie di promozione internazionale del turismo italiano ai sensi della legge 106 del 12 luglio 2011".

Secondo il sindaco di Roma, gran parte delle risorse stanziate per le Olimpiadi sarebbero servite non per gli impianti sportivi e gli eventi ma per completare la dotazione infrastrutturale della Capitale. Infrastrutture che, a detta di Alemanno, potrebbero risolvere quei nodi urbanistici connessi al problema della mobilità che da anni ormai affliggono i romani. "La cancellazione di questo volano lascia quindi sul tappeto due grandi problemi - ha continuato il sindaco - il primo è di far convivere la vita quotidiana di una grande metropoli con il ruolo di Capitale, ruolo che comporta tutte le funzioni e costi connessi a questo status istituzionale". Secondo Alemanno, un altro problema è dato dal fatto che l'amministrazione dovrà comunque affrontare il Giubileo.

Un evento, ha spiegato il sindaco, che non può essere affrontato da Roma "con un aeroporto intercontinentale chiaramente sottodimensionato e con una mobilità interna ancora troppo dipendente dal trasporto su gomma".

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