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Nuova pagliacciata targata Ue: la fascia per gli eurodeputati

Il Parlamento di Strasburgo consiglia agli eurodeputati di comprare la fascia blu per 140 euro. L’Ukip di Farage: "Così vi rendete ridicoli"

Nuova pagliacciata targata Ue: la fascia per gli eurodeputati

C’è un nuovo «accessorio » che l’Europarlamento consiglia diacquistare ai nuovi membri appena insediati: una fascia blu con le 12 stelle della bandiera europea, sul modello di quella dei sindaci o delle reginette di bellezza.

Una striscia di tessuto che passa sopra la spalla e cinge il busto, con nappine dorate a pon pon modello tenda sotto la cinghia di chiusura. La notizia, decisamente curiosa, è rivelata dal quotidiano britannico The Telegraph che riprende una nota pubblicata dall’Ukip di Nigel Farage, una nota scritta con l’inchiostro del sarcasmo più che dell’ironia. «Il Parlamento europeo ha lanciato oggi una Fascia Ufficiale» per i propri membri, secondo una comunicazione dell’Unità di Protocollo del Parlamento stesso» si legge sul sito dell’UK Indipendence Party. «I parlamentari che sono interessati ad acquistare la fascia possono farlo online dalla compagnia che li produce, facendo notare che il disegno del prodotto è stato realizzato in accordo con il Servizio del Protocollo del Parlamento europeo». Un messaggio accompagnato da una brochure elettronica.

«La pomposità e il fasto di queste persone va oltre la parodia» commenta il vicepresidente dell’Ukip ed europarlamentare Paul Nuttall. «Quanto ci si potrebbe sentire stupidi ad andare in giro per la città con una fascia ufficiale del Parlamento europeo?». In ogni caso, continua Nuttall «posso affermare con una certa sicurezza che non diventerà l’oggetto fashion di tendenza della stagione e non ci saranno ventenni che si accalcheranno nei club indossando la fascia ufficiale dell’Europarlamento». «Con26 milioni di disoccupati nell’Ue e una disoccupazione giovanile al 60% in Grecia, questi fanatici federalisti non dovrebbero assegnare medaglie agli ex europarlamentari o vendere fasce con cui rendere le persone ridicole. Cosa pensano di ottenere gli eurocrati con la loro fascia? Forse vogliono strangolarci le democrazie nazionali?».

La proposta di acquisto è stata comunicata via mail ai 751 europarlamentari giovedì. Peraltro anche i normali cittadini potranno acquistare la fascia stellata, prodotta da una ditta francese. Il tutto a un prezzo non esattamente modico, oscillante tra i 134 euro e i 145 euro a seconda delle taglie (che sono cinque) evidentemente collegate alla circonferenza toracica (e alla pancia) dei rappresentanti europei. La decisione di adottare la fascia risalirebbe a circa tre anni fa quando si decise di aggiungere un pizzico di «cerimonia» oltre che un elemento di identificazione transnazionale per gli europarlamentari. Sulla sua realizzazione avrebbe sovrainteso il Servizio Protocollo di Strasburgo.

L’introduzione dell’«accessorio» viene ovviamente usato come spunto o pretesto dal partito di Nigel Farage per rinfocolare la battaglia contro l’establishment europeo, una offensiva iniziata già alla prima seduta quando la delegazione dell’Ukip ha dato le spalle all’orchestra che eseguiva l’Inno alla Gioia in segno di protesta. Paul Nuttall, peraltro, ha subito pubblicato la foto dell’accessorio «euro- fashion» sulla sua pagina facebook, accendendo i commenti dei sostenitori. Le reazioni più morbide si limitano alla presa in giro degli europarlamentari «fasciati», quelle più seriose accusano l’Unione di diffondere simboli di appartenenza sul modello del nazismo, tanto che qualcuno si chiede quando arriverà l’obbligo del passo dell’oca.

In realtà l’adozione della fascia non è una novità. «Ricordo che anche all’inizio della scorsa legislatura alcuni membri del Parlamento la ottennero» racconta l’europarlamentare uscente Carlo Fidanza «se non sbaglio a un prezzo inferiore rispetto a oggi. Nessuno l’ha mai portata in aula ma posso dire con certezza che alcuni l’hanno indossata a uso e consumo interno.

Il motivo? Semplice: fare un po’ di scena e farsi identificare come europarlamentari nelle manifestazioni della provincia profonda».

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