Nuove frontiere

Il Giappone ci riprova: lanciato nuovo razzo sulla Luna per scoprire i segreti dell'universo

Il razzo H2A è decollato con successo dal Giappone verso la Luna: a bordo un satellite a raggi X che svelerà i misteri dell'universo, ecco di cosa si tratta

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Erano le 8.42 locali (l'1.42 in Italia) quando in Giappone è avvenuto il lancio del razzo H2A dal Centro Spaziale di Tanegashima, nell'area sud occidentale del Paese. La notizia è stata data dalla Jaxa (Agenzia giapponese per l'esplorazione aerospaziale): a bordo del razzo era presente il lander lunare "Slim", una sorta di navicella spaziale che possiede un satellite astronomico chiamato Xrism che servirà a osservare i corpi celesti sotto una nuova luce.

La missione

È la prima volta che va in porto una missione del genere dopo aver fallito il primo lancio lo scorso mese di marzo con un prototipo di nuova generazione. Questo lancio, poi, era già stato rinviato per ben tre volte a causa del maltempo alla fine del mese di agosto. Il satellite la cui pronuncia è "crisma" viene anche chiamato "X-Ray Imaging and Spectroscopy Mission": si tratta di una missione congiunta tra Jaxa e la Nasa con la partecipazione dell’Agenzia spaziale europea e dell’Agenzia spaziale canadese che serve a indagare con la più alta tecnologia possibile la cosmologia del plasma presente nelle galassie e nelle stelle.

Come riporta la Cnn, il lander da esplorazione su piccola scala è stato progettato per un atterraggio quasi scientifico in una specifica posizione sulla Luna con un margine di errore non superiore a cento metri (invece di un km) grazie a una tecnologia di atterraggio ad alta precisione. La Nasa ha sottolineato che il satellite e i suoi due strumenti osserveranno le regioni più calde dell'universo, le strutture più grandi e gli oggetti che possiedono una gravità più forte. Xrism è in grado di rilevare la luce dei raggi X, lunghezza d’onda che non è visibile a occhio nudo agli esseri umani.

L'importanza dei raggi X

I raggi X sono tipici degli eventi più potenti e con maggiore energia che si verificano nell'universo e sono da sempre un motivo di grande interesse tra gli scienziati. "Alcune delle cose che speriamo di studiare con Xrism includono le conseguenze di esplosioni stellari e getti di particelle alla velocità della luce lanciati da buchi neri supermassicci nei centri delle galassie", ha dichiarato alla Cnn Richard Kelley, ricercatore principale di Xrism presso il Goddard Space Flight Center della Nasa. "Ma ovviamente siamo molto entusiasti di tutti i fenomeni inaspettati che XRrism scoprirà mentre osserverà il nostro cosmo”. Non sarà tutto immediato: il modulo lunare sarà nell'orbita lunare nell'arco di tre-quattro mesi per poi toccare la superficie entro sei mesi dal lancio odierno. Qualora l'operazione avesse successo, il Giappone sarebbe il quinto Paese dopo l'ex Unione Sovietica, gli Stati Uniti, la Cina e l'India a far atterrare un veicolo sulla Luna.

Il 23 agosto scorso l'India ha fatto atterrare sulla Luna Chandrayaan-3, nella zona del Polo Sud scelta non a caso ma per la sua abbondanza di ghiaccio (e quindi acqua) per studiare come sia possibile la presenza e i "segreti" di quell'area.

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