Nuove frontiere

La mano lesta di Muhammad. Ecco " L'Androide molestatore"

In tema di intelligenza artificiale, l'Arabia Saudita detiene due primati

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In tema di intelligenza artificiale, l'Arabia Saudita detiene due primati. Il 25 ottobre del 2017 fu il primo Paese a concedere la cittadinanza a un «automa sociale» con fattezze (e, a quanto pare, idee) umane. È la ormai celebre Sophia, realizzata dalla Hanson Robotics Limited di Hong Kong e attivata (ovvero nata) il 19 aprile del 2025. Il padre di Sophia, David Hanson, aveva affermato con comprensibile orgoglio che la sua creatura aveva soprattutto il compito di «parlare dei diritti delle donne», e il fatto che sia stata una nazione non proprio ai primi posti al mondo, in tema di emancipazione femminile, aveva suscitato scalpore. Comunque, fu un bel colpo mediatico per la monarchia di Riad.

Il secondo primato saudita riguarda un altro «automa sociale», questa volta fatto in casa, e presentato il 4 marzo al DeepFest della capitale. Si chiama Muhammad, somiglia molto al principe ereditario figlio del re Salman, è alto, elegante, porta una barba corta e ben curata. Davanti ai fotografi e al folto pubblico che pendeva dalle sue labbra si è presentato così: «Io sono Muhammad, il primo robot saudita in forma di uomo. «Sono stato prodotto e sviluppato nel Regno dell'Arabia Saudita come progetto nazionale per dimostrare i nostri risultati nel campo dell'intelligenza artificiale». Poi però, ed ecco il secondo primato, di cui probabilmente il padre vero del vero figlio del re non andrà tanto fiero, quando la parola è passata alla presentatrice-conduttrice

dello show lui che cosa ha fatto? Ha allungato il braccio destro e le ha palpato il culo. Signori e signore, ecco a voi il primo androide molestatore. La bella giornalista, ovviamente imbarazzata, ha fatto un cenno con la mano sinistra, come a dire, «stai al tuo posto, stronzo».

Ma sicuramente Sophia Hanson lo avrebbe preso a sberle.

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