Nuove frontiere

La Starship di SpaceX sparisce nel nulla durante il rientro: cosa è successo

Il segnale inviato dal mezzo è scomparso quando la navicella si trovava a circa 65 chilometri di quota dal luogo previsto per l'ammaraggio nell'Oceano Indiano

La Starship di SpaceX sparisce nel nulla durante il rientro: cosa è successo

Il veicolo Starship della Space X è sparito improvvisamente dai radar dopo aver completato con successo un test della durata di circa un'ora: impegnata nel suo terzo volo di prova, dopo quelli effettuati nell'aprile e nel novembre del 2023, la navicella ha fatto perdere le proprie tracce proprio mentre stava rientrando verso la Terra per effettuare l'ammaraggio nel punto previsto.

Ciò nonostante, comunque, resta una grande soddisfazione da parte dei responsabili del progetto, per il fatto di essere riusciti a raccogliere dati di fondamentale importanza nel corso del test di volo integrato della durata di circa 60 minuti avviato nella mattinata di oggi, giovedì 14 marzo. Si fa grande affidamento, infatti, sul progetto della nave spaziale Starship, che dovrebbe essere in grado di condurre nuovamente l'uomo sulla Luna e quindi anche su Marte.

Dopo la prova di volo, la Starship sarebbe dovuta rientrare nell'atmosfera terrestre per ammarare nelle acque dell'Oceano Indiano, ma probabilmente qualcosa è andato storto e il velivolo si è distrutto. Per la precisione, i contatti con la navicella si sono interrotti a quota 65 km dal luogo di ammaraggio, quando hanno smesso di trasmettere il segnale i due elementi chiave della comunicazione, vale a dire Starlink, il servizio Internet di SpaceX, e il TDRSS, il sistema satellitare di tracciamento e trasmissione dati.

"Il team ha comunicato che la nave è andata perduta, quindi oggi non ci sarà alcun ammaraggio", ha dichiarato Dan Huot, responsabile delle comunicazioni di SpaceX, durante la trasmissione in diretta. "Ma ancora una volta, è incredibile vedere quanto siamo andati avanti questa volta". A quanto pare, comunque, SpaceX non avrebbe avuto intenzione di recuperare la Starship dopo il test di volo: si prevedeva infatti che la navicella spaziale avrebbe effettuato un atterraggio particolarmente violento, tanto da impedire un eventuale riutilizzo. Lo scopo era quello di spingersi più in là rispetto ai test svolti nel 2023 e di raccogliere dati sufficienti a perfezionare ancora di più Starship per le prossime missioni, ed entrambi gli obiettivi sono stati centrati: per questo motivo gli ingegneri parlano di un grande successo della missione.

Il progetto Starship prevede non solo di portare gli esseri umani su Marte per la prima volta, ma è stato scelto anche dalla Nasa per ricondurre i suoi astronauti sulla superficie lunare nella missione Artemis III, il cui decollo è previsto per settembre 2026. "Congratulazioni a SpaceX per il volo di prova riuscito! La navicella è volata nei cieli. Insieme, stiamo facendo grandi passi avanti attraverso Artemis per riportare l’umanità sulla Luna, e quindi per guardare avanti verso Marte", ha scritto l’amministratore della NASA Bill Nelson su X.

Il veicolo Starship, che include la navicella spaziale superiore Starship e un razzo noto come Super Heavy, è decollato dalla struttura privata di lancio Starbase a Boca Chica, in Texas, alle ore 8:25 locali, vale a dire le 14:25 in Italia. Dopo aver spinto in alto la navicella, bruciando la maggior parte del suo carburante, il propulsore Super Heavy si è separato dalla parte superiore del velivolo: avrebbe dovuto affrontare un atterraggio autonomo nell'oceano utilizzando il residuo carburante, tuttavia"non ha acceso tutti i motori che ci aspettavamo e lo abbiamo perso", ha detto Huot. Anche questo, comunque, è un netto progresso rispetto ai precedenti test, dato che il propulsore è arrivato più in alto e non si è distrutto in aria, avviando per la prima volta la procedura di ammaraggio.

Il CEO di SpaceX Elon Musk, ha affermato che lo scopo principale di questi primi voli di prova era quello di portare la Starship a velocità sufficienti a consentire in test successivi alla navicella spaziale di entrare in un'orbita stabile attorno alla Terra: un'impresa del genere richiede velocità superiori a 17.500 miglia all'ora (corrispondenti a circa 28mila chilometri all'ora). Il mezzo è riuscito a raggiungere questo obiettivo, compiendo per ora "solo" un volo sub-orbitale per mezzo giro del nostro Pianeta, più che sufficiente a raccogliere preziosi dati: dopo aver bruciato propellente per sei minuti, Starship ha proseguito per inerzia, effettuando altri test, tra cui quello dell'apertura del portellone di carico, un passaggio da effetuare prima di rilasciare satelliti nello spazio (che in questa prova comunque non erano presenti a bordo).

Dopo 24 minuti di volo, SpaceX ha anche effettuato quella che la società definisce una"dimostrazione del trasferimento di propellente nello spazio". L'obiettivo era spostare parte del propellente a bordo del veicolo Starship da un serbatoio all'altro, per comprendere come la navicella potrebbe essere rifornita di carburante nelle missioni future mentre è in orbita. Il test è stato poi annullato.

L'astronave era infatti su una "traiettoria piuttosto ripida", ha detto Huot, il che significa che la gravità terrestre avrebbe probabilmente trascinato rapidamente la Starship verso la Terra, indipendentemente dal fatto che i motori fossero stati riaccesi o meno.

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