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"Gli occhi del musicista". Ruggeri racconta i nostri grandi cantautori

Da stasera su Rai2 con Flora Canto. "Porterò in scena i loro classici come se fossero miei"

"Gli occhi del musicista". Ruggeri racconta i nostri grandi cantautori

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Non è sempre stato così, non è sempre stata l'era dei singoli, della presenza assidua e del commento in presa diretta sui social. E nemmeno delle competizioni televisive davanti ai giudici, che non sempre maneggiano la musica con sapienza. «Anzi spiega Enrico Ruggeri un tempo il fascino del cantautore nasceva dalla sua assenza, dal suo tenersi in disparte. Ora, da parecchi anni, e cioè dall'avvento dei social, tutto questo non è possibile. Oggi sappiamo com'è fatto il salotto di Elton John e a che ora si alza dal letto Lady Gaga. Oggi devi cercare di dominarti quando il nickname Fragolina2002 ti viene a spiegare come avresti dovuto mixare il tuo ultimo album».

Ce n'è abbastanza per attendere con curiosità le puntate de Gli Occhi del Musicista, il nuovo programma atteso su Rai 2 da oggi in seconda serata. Affiancato dall'attrice Flora Canto il veterano dei cantautori italiani conduce un programma che si annuncia «elegante e caldo» (come da specifica di casa Rai) e che intende raccontare per sei puntate altrettanti grandi cantautori, capaci di segnare la scena musicale italiana. I nomi sono quelli di Luigi Tenco (prima puntata), Ivan Graziani, Sergio Endrigo, Franco Califano, Pierangelo Bertoli e Toto Cutugno. «Perché loro? Avevamo una ventina di nomi spiega Ruggeri dopodiché abbiamo scelto quelli più significativi e eterogenei tra loro. Volevamo, infine, tenerne viva la memoria, perché tutti loro non ci sono più». Ognuno di loro, unico: «Tenco introdusse per primo elementi diversi, quasi spiazzanti, nella canzone d'amore prosegue Enrico Ruggeri così come mi è piaciuto inserire nella lista Toto Cutugno, mai pensato tra i cantautori italiani. La sua L'Italiano è un secondo inno nazionale, ha venduto probabilmente più dischi di tutti gli altri artisti che abbiamo citato, e meritava in qualche modo un risarcimento. Ci proviamo noi». C'è poi Califano, artista e personaggio che oggi, in tempi di MeToo e accuse al maschilismo ribattezzato patriarcato, apparirebbe quantomeno controverso: «Parlare di Franco è come camminare sulle uova, e personalmente da qualche anno cerco di non camminarci sopra spiega ironico Ruggeri ma va riconosciuta a Califano la scrittura di almeno una decina di brani bellissimi, ricchi di una poesia personale, sapeva raccontare storie d'amori passionali».

Come sembra di capire, il racconto condito di curiosità e aneddoti, ma anche di riflessioni sulle vite dei protagonisti e sulla loro poetica avverrà partendo dalle canzoni, portate in nuova veste sul palco: sì perché Enrico Ruggeri è affiancato da una band con cui, spiega, «diamo un taglio personale a ogni pezzo come se dovessimo inserirlo in un mio album». Alla celebrazione di questi cantautori non mancano gli ospiti «a sorpresa», pronti a salire sul palco live. Per ogni puntata ci saranno artisti diversi per generazione: nell'omaggio a Tenco sono attesi Ron, Francesco Baccini e Fulminacci, mentre nella seconda puntata dedicata a Ivan Graziani toccherà a tre donne. A svelarle è lo stesso Ruggeri: «Ci saranno Paola Turci, Cristina Donà e Ditonellapiaga che per me è stata una scoperta davvero notevole».

Ospite fisso è Matteo Saudino, in arte BarbaSophia, docente di filosofia in un liceo torinese, assurto a notorietà social: a lui il compito di analizzare alcune parole chiave dei testi dei cantautori, e suggerire spunti sul rapporto tra musica e filosofia.

Il ritorno in tv per Ruggeri avviene dopo tre anni: «Era il marzo 2020, stavano per chiudere il mondo conclude il musicista milanese Perché sono mancato tanto? Avreste dovuto chiedervelo mentre non c'ero».

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