Cronaca locale

Casarini querela leghista Ghelarda: "Se vinco, i soldi a Mediterranea"

La provocazione di Luca Casarini che ha deciso di querelare il consigliere comunale della Lega Igor Gelarda: "Mi ha diffamato", dice Casarini e subito dopo conferma che se vincerà devolverà tutto a Mediterranea

Casarini querela leghista Ghelarda: "Se vinco, i soldi a Mediterranea"

Luca Casarini, di Mediterranea Saving Humans, ha annunciato querela nei confronti del consigliere comunale della Lega Igor Gelarda, che oggi lo aveva accusato di essere stato "violento" nel corso dell'assemblea pubblica che si è tenuta dopo l'aggressione di un giornalista tedesco nel centro storico di Palermo. Il giornalista adesso è uscito dal coma dopo aver ricevuto un pugno al volto da un passante.

Nei giorni scorsi lo scontro Gelarda-Casarini aveva infiammato la polemica tra i due. "È armatore di una nave Ong con le sue attività finisce per favorire chi sui migranti ha costruito business molto redditizio", dice Gelarda. Casarini ha replicato poco dopo. "Ho partecipato come cittadino residente da 9 anni in centro storico, al Consiglio in strada organizzato dalla prima circoscrizione per rispondere e riflettere sulla brutale aggressione a Roman, avvenuta pochi giorni fa proprio in centro storico - dice Casarini, che è stato capomissione di Mediterranea - C'erano davvero tanti cittadini, ed è stata una assemblea sentita, gli interventi interessanti, propositivi, non banali. L'unica nota stonata è stato il tentativo di strumentalizzare un fatto inaccettabile come la violenza contro un nostro concittadino, da parte del capogruppo della Lega in Consiglio comunale, il signor Igor Gelarda. L'assemblea stessa, e non solo io, non ha permesso che questo modo di farsi propaganda, da sciacalli, avvenisse - ha detto Casarini - Ora il personaggio in questione mi tira in ballo accusandomi di averlo "aggredito verbalmente".

Il capo palermitano di un partito che aggredisce quotidianamente sui social perfino la senatrice Liliana Segre, accusa me di intemperanza. Ma poi il signor Gelarda si spinge oltre e mi attribuisce un ruolo "nel business dell'immigrazione clandestina", per gettare fango sulle missioni di salvataggio di centinaia di donne, uomini e bambini a cui ho preso parte come capomissione di Mediterranea. È per questo che ho deciso di quererarlo per diffamazione aggravata. Gli chiederò i danni e il ricavato lo devolverò a Mediterranea - dice - Come per la vicenda di Roman è ora di reagire anche alle menzogne che questi signori della Lega usano per avvelenare questo Paese".

Oggi l'esponente del Carroccio va al contrattacco. "Apprendo dalla stampa che Luca Casarini ha deciso di querelarmi - dice -, dopo avermi aggredito verbalmente e dopo avermi fatto temere anche per la mia incolumità fisica, considerato l'atteggiamento aggressivo tenuto nei miei confronti che il suo sia stato un atteggiamento violento, che solo intervento di un consigliere comunale di Sinistra comune ha disinnescato - sottolinea Gelarda -, credo che nessuno lo possa mettere in dubbio. Per quanto concerne la mia affermazione che in qualità di armatore di una nave Ong abbia finito per favorire coloro che hanno fatto ricchi traffici con il business dei migranti, è chiaro - precisa - che io non intendevo dire che lui sia un trafficante o che anche lui si sia arricchito o ci abbia lucrato. Nulla di tutto ciò. Sono solo intervenuto su un argomento per ora politicamente molto dibattuto, ma è chiaro che intendevo dire che anche Casarini, come tanti altri, inconsapevolmente e involontariamente, con la sua attività ha finito per favorire indirettamente chi, con questi traffici, si è arricchito veramente".

Da qui la decisione di una controquerela che Gelarda depositerà a breve. "A questo punto, dopo essermi consultato con il mio legale, sono io che ho deciso di querelarlo, dato che mi ha chiamato sciacallo durante l'assemblea, come si vede nel video pubblicato da una testata online, termine che è stato ripreso da più giornali. D'altra parte io, diversamente da Casarini, sono incensurato e non sono mai entrato in un aula di tribunale per essere giudicato e condannato. Ho sempre rispettato la legge e le regole e continuerò a farlo - conclude -.

Come ho mantenuto la massima calma e civiltà anche durante la sua aggressione verbale".

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