Cronaca locale

Mette in vendita su internet un reperto archeologico trafugato da uno scavo

Una persona è stata indagata per ricettazione, gli accertamenti sono ancora in corso per individuare il sito archeologico da cui proviene il bene recuperato e che era stato messo su internet

Mette in vendita su internet un reperto archeologico trafugato da uno scavo

Su internet si trova di tutto e il caso di dirlo, capita anche di trovare un annuncio per un bene archeologico di inestimabile valore. I Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Palermo, nell'ambito di un'attività di contrasto all'illecita detenzione di reperti archeologici, hanno sequestrato, con il supporto dei militari del Comando provinciale di Catania, un cratere attico a colonnette a figure rosse del V secolo avanti Cristo. Le indagini sono state avviate dopo un attività di monitoraggio dei siti internet che hanno consentito l'individuazione di un annuncio sul web. I militari del nucleo a tutela del patrimonio sono riusciti a risalire all'autore dell'inserzione, nella cui abitazione ad Acicastello - sottoposta a perquisizione - è stato rinvenuto e sequestrato l'importante manufatto.

Il prezioso vaso contiene due raffigurazioni una "scena di simposio: due uomini che indossano un himation distesi su una kline, tra di essi è presente una suonatrice di doppio aulos", nonché "tre giovani stanti, ammantati, completamente avvolti nel rispettivo himation". Secondo una prima ricostruzione le caratteristiche del manufatto possono rimandare al "Pittore di Leningrado" attivo nel V secolo avanti Cristo. Una persona è stata indagata per ricettazione dalla Procura della Repubblica di Catania che ha coordinato le indagini. Gli accertamenti sono ancora in corso per individuare il sito archeologico da cui proviene il bene recuperato.

I carabinieri informano anche i cittadini nel caso in cui dovessero rinvenire fortuitamente un bene archeologico. Una sorta di vademecum da tenere a mente. "Denunciate il ritrovamento entro ventiquattro ore al Soprintendente o al Sindaco, ovvero all'Autorità di pubblica sicurezza - spiegano i militari dell'Arma-. Provvedete alla conservazione temporanea dei beni rinvenuti, lasciandoli nelle condizioni e nel luogo di rinvenimento. Se si tratta di beni mobili dei quali non se ne possa assicurare la custodia sul posto della scoperta, lo scopritore ha la facoltà di rimuoverli per meglio garantirne la sicurezza e la conservazione sino all'arrivo dell'autorità competente e, ove occorra, può richiedere l'ausilio della forza pubblica. Tenete presente che ai sensi dell'all’art. 92 del "Nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio" è previsto un premio per il ritrovamento fortuito sia allo scopritore, sia al proprietario dell’immobile dove è avvenuto il ritrovamento, sia al concessionario dell’attività di ricerca autorizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il premio può essere corrisposto in denaro o mediante rilascio di parte delle cose ritrovate e sarà determinato in base alle stime ufficiali effettuate dal Ministero".

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