Cronaca locale

Pochi euro per fare sesso con la figlia di 9 anni: condannati due clienti

Si è conclusa con la condanna di due clienti la triste storia che arriva da Trappeto, nel Palermitano. I genitori costringevano la piccola di 9 anni a prostituirsi e ne gestivano i clienti

Pochi euro per fare sesso con la figlia di 9 anni: condannati due clienti

Costretta a prostituirsi a 9 anni dai genitori. L'orribile storia che arriva da Trappeto, si conclude definitivamente oggi con la condanna di atri due imputati a otto anni ciascuno di carcere. I genitori erano già stati condannati rispettivamente a 8 anni e 8 mesi e a 6 anni e 8 mesi di reclusione con il rito abbreviato.

La storie venne a galla nel febbraio dello scorso anno. Un testimone chiamò i carabinieri, raccontando che un anziano stava violentando una bambina su un'auto appartata in una stradina di Trappeto, centro cittadino a pochi chilometri da Palermo. Sul posto i militari trovarono la bambina in compagnia di S.C.. La bambina confermò le violenze subite e fece il nome del secondo uomo condannato, A.D.G.

"Succedeva a casa mia, nella sala sopra al divano. Lui si toglieva i pantaloni, poi lasciava i soldi, trenta euro". Sono le parole della piccola. Parole confermate da un perito, che ha stabilito l'attendibilità della giovanissima vittima. I fatti da lei raccontati non erano "né fantastici, né fabulatori". In tribunale, non ha retto la difesa dei due imputati. Secondo la difesa sarebbe stata la bambina a proporre loro dei rapporti sessuali.

L'incubo per la piccola è finito con l'arresto da parte dei carabinieri di Partinico del padre e della madre, insieme ai due uomini con cui la bambina ha avuto rapporti sessuali a pagamento. L'indagine svolta dai militari ha consentito di documentare che, in più occasioni ed in tempi diversi, due soggetti - un bracciante agricolo 61enne residente a Trappeto e un pensionato 78enne residente a Balestrate - avevano avuto rapporti sessuali, dietro pagamento in denaro, con la bambina. Ad organizzare e gestire gli incontri sarebbe stata la madre che incassava somme da 5 a 25 euro. In alcune circostanze, lei stessa partecipava ai rapporti sessuali in presenza della bambina. Anche il padre della minorenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari essendo a conoscenza degli abusi. Il Gip ha disposto gli arresti domiciliari.

Poche settimane fa la condanna a Catania, a 12 anni di reclusione di Don Pio Guidolin. Il il prete accusato di aver abusato dei parrocchiani e di alcuni minori che frequentavano la chiesa del Villaggio Sant’Agata, a Catania. Guidolin venne arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata nel 2017. Il via alle indagini dei carabinieri, dopo una serie di denunce. Vennero alla luce gli abusi sessuali commessi ai danni di alcuni fedeli che frequentavano la parrocchia. Fra le vittime anche minorenni.

Approfittando del ruolo che ricopriva, il prete riusciva a convincere alcuni suoi parrocchiani, a subire gli abusi spacciandoli per atti spirituali.

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